Charlie Chaplin sta al cinema così come Elvis Presley sta alla musica. Due re senza dubbio, e prima di loro c'era di meno.
Buster keaton, come l'improvvisazione nel jazz: imprevedibile,coinvolgente e un esempio professionale di grande abilità
Stan Laurel e Oliver Hardy, come una sinfonia classica, ad esempio Le quattro stagioni di Vivaldi, non ti stanchi mai di ascoltarla.
I fratelli Marx, esplosivi e trascinanti: se fossero stati una band hard rock il loro nome sarebbe stato AC/DC.
John Belushi poteva cantare ogni cosa e farla diventare bella quanto l'originale. Nonostante avesse un cuore che batteva a tempo di rythm and blues, guardava il mondo attraverso gli occhi di un giullare punk.
Peter Sellers, puro e grande british pop style.
Marty Feldman, mostruosamente bravo.
Ettore Petrolini, "er core dell'allegra romanità". Le notti d'estate nella stornellante capitale.
Antonio De Curtis, il principe Totò. vedi Napoli e poi vivi!
Il tempo trascorso ridendo è tempo trascorso con gli dei.
Proverbio giapponese
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