Ho aspettato con curiosità il numero celebrativo di settembre, a colori, della collana Zenith gigante di Zagor che si intitola Zenith 666, e che vede al suo esordio come nuovo copertinista, dopo la morte di Ferri, il talentuoso Alessandro Piccinelli. L'ho letto e l'aggettivo più magnanimo per deffinirlo è: imbarazzante: i disegni di Piccatto non funzionano, nonostante l'autore abbia già rapperesentato il west sulle pagine di Magico Vento, le sue anatomie non reggono il confronto con gli illustratori della serie, e l'apporto di Renato Riccio (Legion 75, edizioni Star comics) sembra irrilevante. Riguardo al testo di Mignacco per ora preferisco non pronunciarmi. Un albo celebrativo che sicuramente poteva e doveva essere molto più soddisfacente per i lettori dell'eroe di Darkwood. Ci sono così tanti bravi e meritevoli illustratori della serie che viene da chiedersi: ma davvero non poteva disegnarlo nessun altro all'infuori di Piccatto? E per celebrare Tiziano Sclavi, la storia doveva obbligatoriamente e quasi forzatamente contenere così tanti personaggi, citazioni e, oramai, inflazionatissimi Zombies e derivati del Signore degli anelli?! Mah!
Zagor N° 615
Titolo: Zenith 666, testi: Luigi Mignacco, disegni: Luigi Piccatto e Renato Riccio. Copertina: Alessandro Piccinelli, colori: Fabio Piccatto.
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