Prendete Il film Arraphao degli Squallor, aggiungeteci un po' di Jurassik park, una spruzzatina di Apocalypto, un cast pagato con cassette di pomodori e noci di cocco, e il risultato sarà Aztec rex di Brian Trenchard - Smith: un nome una garanzia. La trama in breve: Gli Aztechi (una decina di attori in tutto comprese tre donne), invece di farne bistecche, offrono sacrifici umani ad un vecchio T-rex mentre Hernan Cortez - Ian Ziering - giunto nelle americhe, secondo la locandina, un anno prima rispetto a quello che ci raccontano gli storici, vaga smarrito inutilmente per il Messico (forse perché il film è girato a Oahu nelle Awaii?)alla testa del suo esercito (sei uomini in tutto). Gli spagnoli da prima increduli al fatto che un tirannosauro possa ancora esistere nel 1518 ma incazzatissimi poi perché pranza con uno di loro e fa merenda con l'unico cavallo che posseggono (quello di Cortez), sono costretti a organizzare una spedizione punitiva e far fuori il lucertolone gigante. Dopo averlo stanato e ucciso scoprono che il tirannosauro ha un fratello gemello, contemporaneamente tra di loro ne succedono di cotte e di crude, alcuni moriranno dopo essere scappati e avere rubato piatti, posate e bicchieri scambiandoli per il favoloso tesoro di Montezuma. In fine come premio per avere ucciso i due bestioni, uno degli spagnoli potrà trombarsi a vita la figlia del capo tribù azteco. Girato sicuramente in due giorni il film si avvale di un ottima lavanderia e una bravissima stiratrice tanto sono puliti e in piega i costumi degli attori mentre le armature nuove di zecca brillano al sole. Il capo degli Aztechi sfoggia con orgoglio, dei colori e delle pitture che fanno intuire il suo tifo per la Germania. "Arricchita"da un paio di belle gnocche e un frate che ha l'aria di saperla lunga (io avrei inserito un nano traditore segretamente innamorato della figlia del capo) questa perla trash realizzata direttamente per la tv (SciFi channel), vanta degli ottimi effetti speciali in CGI, sto scherzando, una "notevole piramide"sacrificale dei poveri costruita dagli operai della Mulino bianco con tanto di Tiny T-rex inciso su una parete. Completa il tutto una fantastica locandina "attira gonzi"che promette come Pinocchio.
Consigliato ai lettori di Topolino.
Di Brian Trenchard-Smith, con Ian Ziering, Dichen Lachmann, Marc Antonio. USA/2007
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