7.09.2016

La preda più pericolosa

L'avventura che si snoda nei numeri 80 e 81 di Zagor gigante, I cacciatori di uomini e La preda umana (Testi di Nolitta e disegni di Ferri). Come dichiarato dallo stesso sceneggiatore, si ispira ad un interessante film del 1931 La Pericolosa partita di Irving Pichel tratto a sua volta dal romanzo breve, del 1924, di Richard Connell, intitolato La preda più pericolosa. L'argomento trattato è quello della caccia all'uomo non come un qualsiasi fuggiasco criminale, ma come sostituto degli animali perché dotato di intelligenza superiore e quindi più stimolante per il cacciatore. Zagor indaga cercando di capire perché i giovani guerrieri di una tribù scompaiono nel nulla. Scoprirà a sue spese che un lord inglese insieme a dei complici usa gli uomini come prede, appunto, al posto delle belve. C'è anche un altro film del 1956, interessante remake diretto da Roy Boulting con Richard Widmark, Jane Greer e Trevor Howard che si intitola in italiano come il fumetto, La preda umana. Ambientato in Messico, curiosamente, ricorda nelle atmosfere e nei personaggi i fumetti di Mister No (altro personaggio Nolittiano), il protagonista è uno schivo scrittore d'avventure americano ritiratosi in terra messicana che mentre si dirige su Città del Messico insieme a una insospettata giornalista è costretto ad un atterraggio di fortuna con il suo Piper nella cuore della giungla centro americana. Qui incontreranno dei misteriosi individui, che si riveleranno essere ex criminali nazisti ai quali cercheranno di sfuggire  mentre vengono inseguiti in una spietata caccia con armi e cani Dobermann. Per gli amanti del genere avventuroso sicuramente da vedere.


Come Mister No
"In volo verso l'avventura"
Caramba y carambita! Non dirmi che l'eroe ha dimenticato di fare il pieno?!

Jane Greer e Richard Widmark nel film La preda umana, del 1959 (Run for the sun).



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