1.28.2007

IO ASPETTO WES

Un nuovo anno è iniziato e io sto qui a scrivere mentre ascolto uno dei più grandi chitarristi jazz mai apparsi sulla superficie della palla di merda che chiamiamo terra. Il suo nome è Wes Montgomery, niente male come nome che ne dite? Wes insieme a Charlie Christian è stato uno dei grandi innovatori della tecnica chitarristica nel jazz, dotato di un grande feeling per le atmosfere bluesy, oltre a suonare, da vero genio, le ottave premendo le due note della scala contemporaneamente. Pizzicava le corde usando il pollice in sostituzione del plettro ottenendo un sound caldo e originale, uno stratagemma a cui ricorse perché, provando la notte i vicini si lamentavano, . Egli era solito dire "Forse quello che suono non è proprio tecnicamente corretto, ma comunque la musica viene fuori lo stesso! " Una affermazione indirizzata ai puristi del jazz che criticavano il fatto che egli prendesse ispirazione anche dalla musica pop o comunque fuori dai canoni del jazz classico. Wes quando è morto aveva 43 anni, la stessa età di Django Reinhardt, morte avvenuta per un attacco cardiaco il 15 giugno del 1968. Ogni volta che lo ascolto penso a quando Miles Davis il grande trombettista gli chiese di suonare con lui e Wes gli rispose che non si sentiva all’altezza della sua musica. Penso all’umiltà di questo grandissimo chitarrista che disse di no a uno degli inventori del bebop, penso a tutti i jazzisti che avrebbero dato il culo per essere al suo posto e a quanta inutile e presuntuosa spazzatura musicale ci propinano oggi. Io nel frattempo accendo un altra camel mentre aspetto che Wes incominci a suonare un altro dei suoi blues.
Questo è tutto.



1.17.2007

HI MATES


Ciao amici, auguro un favoloso 2007 a tutti. Scusate le mie scarse incursioni ma il tempo è sempre poco. Vorrei segnalarvi l'ultimo film di Mel Gibson : Apocalypto, film che ha suscitato molte polemiche per la sua crudezza e per l'abbondanza di liquido rosso. Da questo si deduce che i più sensibili di voi è meglio che restino a casa a guardare la televisione, che come sappiamo bandisce ogni tipo di violenza fittizia prediligendo quella realistica dei notiziari e dei reality show. I più coraggiosi possono dirigersi verso il più vicino cinema per vedere, a mio parere, un bel film d'avventura che sembra scritto da Emilio Salgari, con un Gibson che riesce tramite la forza delle sue immagini a trasportarci per circa due ore nel regno degli antichi Maya. Ottimo il ritmo, non ci si annoia neanche per un secondo dall'inizio alla fine, bella la scelta della lingua originale con i sottotitoli ''antipigrone''. In breve un ottimo film. Bravo Mr Gibson.