7.21.2015

Benvenuti all'Hotel California



 California, è notte e la luna illumina l'asfalto della strada che porta verso la baia di Todos Santos. Fa caldo, ci vorrebbe qualcosa da bere, magari una Tequila Sunrise, magari una doccia e poi un bel sonnellino prima di attraversare definitivamente il confine con una valigia piena di soldi elegantemente rubati a quella banca di Fresno. Beh! Forse non troppo elegantemente, visto che ho dovuto sparare a uno dei cassieri. Così mentre sono concentrato su come spendere tutti quei bigliettoni mi appare all'improvviso davanti agli occhi, con le sue arcate e sul muro una  scritta luminosa e dorata: Hotel California. C'è uno strano silenzio mentre varco l'ingresso, una delle inservienti chiede notizie del mio bagaglio mentre l'uomo della reception mi consegna le chiavi della stanza 666. Osservo la ragazza che mi accompagna, direi che è bella ma, stranamente, avverto un senso di paura. Bizzarro, lungo i corridoi non incontriamo nessuno, a parte un tizio che sbircia dalla 27 e che somiglia a Jim Morrison dei Doors, ma da dietro le porte delle camere si sentono voci sussurrare... Be', avrei dovuto attraversare il confine con il Messico nell'estate del 1976, ma stranamente sono ancora qui all'hotel California un posto che somiglia all'inferno e al paradiso insieme. Non so perché ma non riesco ad andar via. Continuo a dire tra me e me che domani lascerò questo dannato, fottuto posto ma ancora non ci sono riuscito perché tutte le volte che voglio saldare il conto, mister Lavey, sì il proprietario dell'hotel, mi sorride dicendo: "Prego signore anche oggi la vostra stanza dei sogni è pronta!".


L'ultima cosa che ricordo è 
che stavo correndo verso la porta 
cercai il passaggio che mi riportasse 
indietro nel posto in cui ero prima 

'Rilassati' disse l'uomo della notte 
noi siamo programmati per ricevere 

tu puoi lasciare l'albergo quando vuoi, 

ma non potrai mai abbandonarci

The Eagles - Hotel California

7.14.2015

Quando la classe non è acqua... a volte è cacca!


Scusate! Ma signore si nasce ed io lo nacqui, modestamente!


La mia gattina appartiene a papà... E nessuno lo può negar!


Le mie labbra sono fatte per soffiare... Senza nessun dubbio perché possono testimoniarlo in tanti!


Bestialità... Del porco non si butta via niente!


 "I pianeti"... Allineati sulla costellazione delle mutande! 


Tutti i miei amici sono morti... Sicuramente dopo avere ascoltato il disco!


Questo non è un bianco natale... Be', forse un Negroni party?!


Sono io, mamma!... Il solito cocco di mammina!





7.13.2015

Apocalypse now

1978, sul set di Apcalypse now, Marlon Brando con la fotografa Mary Ellen Mark.

7.11.2015

Aspettando Corto Sotto il sole di mezzanotte



Manca ancora qualche mese, dovrebbe essere ottobre, per poter leggere la nuova avventura del marinaio nato dalla matita di Hugo Pratt. A vent'anni dalla morte del suo autore, che è sempre stato favorevole alla possibilità che qualcuno continuasse le storie del suo personaggio, Corto Maltese vivrà una nuova avventura scritta da Juan Diaz Canalès e disegnata da  Rubén Pellejero, due bravi autori spagnoli.

 "vorrei vedere Corto continuare le sue avventure anche dopo la mia morte. Desidero che il mio marinaio romantico diventi un mito e mi oscuri nel ricordo dei posteri"
Hugo Pratt
 Copertina e tavola inedita di Sotto il sole di mezzanotte, trentesima avventura di Corto Maltese
Fonte: Fumettologica

7.09.2015

Zagor omaggia Nahtan Reven?

Il prossimo mese (agosto) la copertina di Zagor, disegnata come sempre dall'inossidabile Gallieno Ferri, sembrerebbe un omaggio alla copertina del numero uno di Nahatan Reven, disegnata a suo tempo dall'ossidabile Oidualc Inilletsac. Forse una "crosscover" mentre il re di Darkwwod è impegnato in una "crossover" con Dragonero?

       1991: Odissea nell'ospizio                                         1961: Alla faccia vostra, ancora vivo!                                                    

7.01.2015

The secret life of Walter Mitty

"Vedere il mondo, attraversare i pericoli, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi. Questo è lo scopo della vita
Motto della rivista Life
Ci dovrebbe essere un momento nella propria vita in cui si smette di sognare e si decide di partire alla ricerca di un tesoro sommerso, dell'El Dorado, della fontana della giovinezza o del sacro Graal. Un momento in cui si lascia ciò che opprime e soffoca le giornate rendendole tutte uguali, per sentirsi come degli Indiana Jones, rispondere al cellulare e finalmente poter dire: "No! Non sono in ufficio, sto dentro a una piramide, in Guatemala, nel cuore della giungla... beh! ora devo chiudere perché una tribù di indigeni incazzati mi sta inseguendo." Sì, dovrebbe arrivare il momento in cui si decide di partire e scoprire dove è il negativo 25.