1.17.2012

Dell'ozio dello zio

Dicono che l'ozio sia il padre di tutti i vizi e anche causa di tanti guai, nonché la fucina del diavolo. Non sono d'accordo perché se il fumatore ozia, il monopolio non vende cancro. Se il bevitore ozia, il monopolio non vende cirrosi. Se il giocatore ozia, non si rovina. Se il violento ozia, non ci sono guerre. Se il ladro ozia, nessuno verrà derubato. Se il papa ozia, si vendono più anticoncezionali. Se Geppi Cucciari  ozia, sta zitta (e direi che non è poco). Se i nostri politici oziano, ma oziano veramente, gli italiani possono abbozzare un sorriso e non controllare il portafoglio ogni minuto (e anche quello, di questi tempi, non è poco). L'elenco potrebbe continuare, ma credo di aver già reso l'idea. In realtà, la maggior parte delle volte, chi ozia non può fare danno né a gli altri né a se stesso, non inquina e nel mondo c'è un po' più di gradevole silenzio.

1.14.2012

Uh! Uh! Uh!

Bentornati nell'era della scimmia, e sì, dopo l'evoluzione tecnologica e l'avvento, conseguenziale, del controllo sulle masse, totale, sta cominciando una devoluzione sociale guidata dai nostri stessi leader politici. Disoccupati, licenziati, abbandonati, sfruttati, salassati e inculati economicamente da una casta che si auto-ricicla, affondiamo sempre di più nella palude della melma nazionale. Bisognerebbe ridisegnare tutti i governi marci e le mappe organizzative, sfanculando tutti i parassiti e gli scalda sedie di palazzo. Ma questo è difficile perché loro sono bravi nel farci credere che, tutto sommato, le cose potrebbero andare peggio (se poi arriveremo oltre il peggio, ci diranno che tutto potrebbe essere più assurdo). Quando poi una mattina ci sveglieremo e dovremo farci nuovamente spazio a colpi di clava, loro staranno tranquilli e sicuri a godersi lo spettacolo in prima fila dalle poltroncine dei distinti.

1.07.2012

Promemoria


'ncoppa 'e sorde 'a gente
                       nun guarda 'nfaccia a nisciuno...
P. Daniele