9.26.2011

Un gentleman tra le nuvole


Piombo e legno

Mentre 20.000 zanzare ronzolavano verso Zanzibar, una pallottola dum dum rimbalzava sul cuore di un Pinocchio mentre un'altra zigzagava dentro la testa di un manichino. Riversi sul pavimento, sanguinanti, ormai freddo legno. Una pistola giaceva anch'essa morta e fumante vicino alla mano del manichino, si sa, ottembre fa di questi scherzi... L'ispettore Bordot si chiese se c'era una volta e adesso non c'è più, se forse i Patapurri ne sapessero qualcosa, ma tutto sommato era meglio così. Mentre dalla carta colorata colavano bugie e fiori rossi cominciò a piovere azzurro, a nevicare finché il caldo estivo non si portò via tutte le lettere zeta. Le "anare" infatti erano arrivate a "anibar". Ma tutto questo non ha importanza, Un Bugìo aveva ucciso quel Pinocchio scambiandolo per un Pinecchio mentre un triasta senza talento aveva fatto fuori il manichino scambiandolo per un piedichino. E sì! A volte ad essere sordi... Quella sera quando l'ispettore Bordot rientrò a casa stanco, diede da mangiare al suo pappamagot cantandogli la solita sciogli ninna: " Dinduran dindurundava dandarando dal dindor e dindirando dindirindava dando al dondo del dandor!" Poi... a dormire.

9.20.2011

Marina Cafè Noir


Il marina cafè noir è un festival, presentato dall'associazione culturale Chourmo, di letterature applicate che si svolge in uno dei vecchi quartieri di Cagliari, giunto quest'anno alla nona edizione. Tra dibattiti, mostre e musica si possono passare cinque interessanti giorni  all'insegna della cultura e dell'informazione. Il numero degli ospiti, tra attori, scrittori, fotografi, musicisti, giocolieri etc, è quasi infinito. Eccone qualcuno...

  Da destra: Mario Dondero, fotoreporter, Uliano Lucas, fotoreporter, Ziyah Gafic, fotoreporter, Marco Matthieu, giornalista di Reppublica.  
Davide Dutto, Fotoreporter.
 
 Otto Gabos (al centro, e due organizzatori della Chourmo), cartoonist.
I fratelli Vigliacci della premiata ditta Vigliacci dei VitaminaCirco, giocolieri e saltimbanchi (lo so, non si vede una cippa).
E un sacco di tant'altra bella gente... Iaia Forte, Paolo Fresu, Alessandro Negrini, Paul O'Connor,  Ratapignata, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Pia Valentis...
E per finire i Bandaradan, un gruppo torinese di musica da strada: semplicemente fantastici.

9.14.2011

Kedar il corsaro

Il cartello che indica l'sola di Belsedere dove è ambientata la storia di Kedar il corsaro
Sinopsi
Abbandonato dai suoi uomini, dopo un ammutinamento, in  un isola al largo dei caraibi siciliani, il capitano Beppe Bartolomeo Kedar originario di Merdirindò, è costretto, per salvare la ghirba, a nuotare sino all'isola della Tartaruga zoppa. Nella taverna dello Squalo sdentato, incontra Pietro Jones Strozzacapponi, uno studente boscombiano che ha smarrito la via di casa nella quarta dimensione, girando a sinistra invece che a destra. Dopo un pranzo, nel paese di  Squarciapanza, a base di pepata di cozze e cotiche alla giamaicana; una fumatina di boorbucka oppiata e una visita al bordello di madame Ladow, i due rubano l'Euclide-Tissin-Kula, un brigantino di seconda mano parcheggiato in doppia fila, e fanno rotta a folle velocità, tracannando Grog e Bumboo, verso lo scoglio di Trepalle. Cambiati gli abiti e falsificati i documenti, Beppe e Pietro tramite annuncio sul giornale, L'urlo del pirata, arruolano Roccocomero il nano, mozzo a mezzo servizio, Smith Bosconero più famoso come Bosconero Smith o Minkyowski il matematico, e i gemelli Charlie Vagli Sotto e Arthur Vagli Sopra, rispettivamente nostromo e nocchiero. Con questa ciurma di duri, bastardi, lestofanti, carogne, fottimadre, tagliagole, puttanieri nonché schiuma dei sette mari, il capitano Kedar si dirigerà, ignorando la segnaletica orizzontale e verticale, verso l'isola di Belsedere, dove insieme al suo nuovo equipaggio ne combinerà di cotte, di crude e se ne farà di tutti i colori...
Nonopsi (ma dammi una pepsi)
Scritto dall'esordiente borgomasco: Mario Ficomorto, e disegnato dall'umbrino: Ciro Africa. Kedar il corsaro è una ventata di aria fritta nel desertico panorama fumettistico di questi ultimi anni. Il ritmo della storia è incalzante e mirato a creare tensione e torsione nel lettore. I dialoghi sono incredibili ma i protagonisti possono essere tranquillamente dei credibili vicini di casa (se abitate dalle parti di un penitenziario). I disegni di Ciro Africa, clastrici e diretici come sempre, non hanno bisogno di commenti in quanto tutti gli addetti ai lavori, incluso anche il mio fruttivendolo, conoscono la maniacale precisione e il gusto per i dettagli di questo giovane disegnatore terrazzino.
Kedar il corsaro N°1, L'isola di belsedere. Inganni Edizioni. 

9.10.2011

Orizzonti lontani 2

Merdindirindina!... Scopri che drammatico dramma sta accadendo alle spalle della bambina.

9.09.2011

Orizzonti lontani

Se il sud non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Gallows pole

Mentre il fiume scorre lento, l'ultima danza la ballerai col vento.
Per non volere uccidere, lasciasti il tuo fucile, cercando rifugio tra la paglia di un fienile.
Ma il padrone vedendoti non capì il dolore, e come Giuda tradì per trenta denari.
I soldati, il processo, ed un giudice come Dio in terra, sentenziò, disertore, vigliacco di guerra,
 poi la tua condanna urlò.
Così, per la tua gentile anima, ad una guerra, sorda. Ti ricompenseranno col cappio di una corda.
Ora non hai più occhi per guardare, non hai più voce per urlare. Non hai più orecchie per udire
corvi neri che volano intorno a te, leggeri.
 E suonerà il tamburo e ballerà la morte
per un altro uomo di sventurata sorte.

9.07.2011

For fans only

For fans only, il numero 11 della IV stagione di John Doe è giocato tutto tra finzione e realtà fumettistica. Gli autori  inserendosi nel contesto, svelano ai lettori e allo stesso protagonista, tra innumerevoli, divertenti citazioni, come gli hanno dato vita e chi "probabilmente" muove i fili e decide della sorte del protagonista di una serie. Una delle citazioni che mi e piaciuta di più è sicuramente la "libera" rivisitazione della copertina dell'album The freewheelin' di Bob Dylan, in una vignetta disegnata dal bravo Flaviano Armentaro. Un notevole numero del "golden boy", sicuramente da non perdere.
John Doe N° 11, Agosto 2011. Testi di Bartoli e Recchioni. Disegni di Nizi, Bertelè, Armentaro, Rossi Endrighi. Editoriale Aurea S.R.L.