9.30.2009

Goodbye T. Street

Una pietra che rotola non mette mai radici!

9.27.2009

B.B.


...Nobody will know, when you're old
When you're old, nobody will know
that you was a beauty,...
(She's so cold) Rolling Stones

Beano and the Bluesbreakers


Dall'ottimo blog sui fumetti, curato da Luigi Siviero, House of Mystery, vengo a sapere che un paio di settima fa il settimanale inglese per bambini The Beano ha raggiunto e pubblicato il numero 3500 (no, niente!). Vi riporto un estratto dal post di Siviero: " The Beano è un settimanale per bambini pubblicato ininterrottamente dal 26 luglio 1938. L'editore fu costretto a cambiare la periodicità della rivista da settimanale a quindicinale solo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando ci fu un razionamento della carta e dell'inchiostro e le scorte non furono sufficienti per stampare The Beano ogni sette giorni." ... Ora, io, The Beano non l'ho mai letto ma ne vidi tanto tempo fa (sigh!) una copia tra le mani di Eric Clapton.
Blues & comics, tra l'altro il disco di John Mayall è tuttora uno dei miei preferiti...
Brani: All your Love Hideaway - Little Girl - Another Man - Double Crossing Time - What'd I say - Key To Love - Parchman Farm - Have You Heard - Ramblin' on my Mind - Steppin' out - It Ain't Right

9.22.2009

Destinazione Afghanistan

Benvenuti sul pianeta terra: il mattatoio dell'universo.

All we are saying to give peace a chance...
John Lennon

9.21.2009

Tagliar la testa ai re è da plebei... Branca! Branca! Branca!

Che dire, in breve, del grande Mario Monicelli?... Con I soliti ignoti (1958), ha dato il via alla commedia all'italiana, e con Brancaleone (magistralmente interpretato da Vittorio Gassman), ha creato uno dei suoi più indimenticabili antieroi. In questo spezzone tratto dal finale di Brancaleone alle crociate (1970), la morte reclama la, dovuta, vita del " picaresco e norcino cavaliere" che, a sua volta però, esige di perire combattendo gloriosamente con la spada in pugno. Il duello Tra Brancaleone e la morte si svolge nel deserto e ha come colonna sonora il fischio del vento. Per me questo rimane uno dei momenti, e uno dei finali, più belli e geniali di tutto il cinema italiano.


"A tuo ammaestramento. Sai tu qual sia, in questa nera valle, la risultanza di ogni sforzo e sacrifizio umano? Calci, nel deretano."

Brancaleone da Norcia

9.14.2009

Police on my back

E' stata da poco approvata al Senato la fiducia sul Ddl 733 B: il decreto abroga l’art. 4 del decreto legislativo luogotenenziale n. 288 del 14 settembre 1944 che prevedeva che i cittadini sono esenti da sanzioni «quando il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio o pubblico impiegato» abbia causato la reazione dei cittadini «eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni».
Ovvero, il Governo Berlusconi ha appena eliminato una delle norme che garantiva il cittadino dagli abusi di un pubblico ufficiale.
L’art. 4 appena abrogato, disponeva, infatti, che "non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 337 e all’articolo 339, comma 2, codice penale quando il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio ovvero il pubblico impiegato abbia dato causa al reato preveduto nell’articolo 337 c.p. eccedendo con atti arbitrari i limiti delle proprie attribuzioni"
A cosa porta tutto ciò? Se un cittadino proverà a protestare per rivendicare i propri diritti, non potrà reagire a eventuali cariche immotivate da parte delle forze di polizia: ogni reazione infatti porterà all'arresto del cittadino, che non potrà più denunciare quindi il pubblico ufficiale.

9.09.2009

Mi trattò da rettile. Non fingerò cordoglio.

Oggi pomeriggio dormicchiavo, entra la cameriera filippina: «Signor Villaggio, es morto un grande presentatore televisivo de Italia» Dio mio ho pensato io, ma guarda un po' povero Pippo, ma roba da pazzi dico, Pippo ancora così giovane, così valido. Poi invece arriva mia moglie e dice: «Hai visto è morto Mike Bongiorno». Beh, vi confesso che dovendo scegliere forse avrei preferito la prima soluzione, perché Mike era veramente un monumento italiano. Un monumento e anche una certa mediocrità perché Mike, bisogna riconoscerlo, ha avuto la fortuna di essere mediocre, parlava un linguaggio comprensibile per i 47 milioni di italiani di quegli anni lontani ormai, che erano al 20 per cento quasi analfabeti e lui con un suo linguaggio più che da maestrina elementare quasi da bidello era riuscito a farsi capire ed ad arrivare dove non era arrivato nessuno. Noi a quei tempi avevamo subìto, accettato, e si pensava ma «dimmi un po' dove pensa di arrivare questo». E adesso meriterebbe dei grandi funerali in Duomo. Comunque sarà un funerale importante e ci sarà sicuramente Berlusconi e ci sarà, vivo finalmente, fortunatamente Pippo Baudo e ci sarà Letizia Moratti, ci saranno tutti, molti, tantissimi, quelli sopravvissuti naturalmente, colleghi di lavoro. Beh lui è stato responsabile forse di un abbassamento generale della cultura italiana degli ultimi quarant'anni. La televisione purtroppo ha sostituito la scuola, ha sostituito la famiglia, l'oratorio. E la scuola ha fatto cultura, ma ha fatto la cultura televisiva, una cultura molto bassa e adesso ne paghiamo le conseguenze. Lui è stato uno dei capo fila di quei televisivi che cercavano disperatamente il consenso, cioè i numeri. Io trovo che sia stata quasi deleteria la sua presenza, insomma a me non piace, sarebbe facile come sempre fingere il grande cordoglio. No lui è stato straordinario, c'erano dei momenti in cui si poteva anche sospettare che certe gaffe incredibili che ha fatto fossero premeditate. Io l'ho conosciuto a un Festival di Sanremo dove ero un giovane esordiente e lui non aveva capito che il mio modo di bistrattare il pubblico era un modo disperato per cambiare il rapporto con il pubblico, di cambiare il linguaggio che era diventato già stantio quarant'anni fa e mi ha trattato con un po' di disprezzo, mi ha trattato quasi come un rettile, come uno scarafaggio. E quando son salito sul palco con lui nella serata inaugurale mi ha detto: «Tu però vai giù tra il pubblico perché qui forse...» e io gli ho detto: «Non ti preoccupare Mike che non sporco, quindi non c'è problema». Ma ho sentito che lui in fin dei conti era fiero della sua mediocrità perché non capiva e non sapeva, non aveva la percezione di essere mediocre. Beh nonostante dica queste parole non entusiasmanti sul personaggio trovo che lui sia un vero monumento della storia dell'Italia. E dico la verità un po' mi dispiace perché mi ricorda anche un periodo felice di un'Italia che era appena uscita da una guerra terrificante e cominciava a rinascere. E in quei tempi magri, i tempi famosi di «Lascia o Raddoppia», sembrava addirittura che l'Italia fosse diventata o si fingeva che lo fosse, non si sa, un quarto paese industriale della terra. Vabbé sono invidioso dei funerali che avrà. Avrà dei funerali non in Duomo, ma avrà dei funerali molto importanti e io purtroppo non li avrò. Vedete non si può dire che lui fosse un grande, lui era molto famoso, i grandi che ci sono mancati veramente della nostra cultura sono stati Pasolini, Fellini, Moravia, ma non certo il suo linguaggio, il maledetto linguaggio televisivo. Comunque Mike dovunque tu sia buona fortuna, non ti preoccupare tu sei uno che nella vita se l'è cavata alla grande sempre, te la caverai anche adesso.
Origine: www.unità.it
Paolo Villaggio, sull'Unità, parla della morte di Mike Bongiorno. Approvo pienamente il suo pensiero pieno di sincero odio affettuoso nei confronti del presentatore. Villaggio per me è un grande e trovo bello quell'ultimo augurio un po' ironico e triste ma sicuramente sentito.
Buona fortuna Mike.

9.06.2009

Il gatto, la volpe e bla bla bla!

La gente solitamente non sa mai un cazzo, però sa sempre cosa farebbe al tuo posto... Magari un annuncio?!
(Il disegno è dell'inarrivabile Benito Jacovitti)