12.21.2009

Xmas 2009

Ricambio gli auguri musicali dell'amico blogger Silvano prendendo in prestito l'ottima idea di postare un video a tema natalizio (il suo era con un pezzo di Bruce Springsteen); io invece vi propongo gli auguri dei Fab4 o meglio: The Beatles, aggiungendoci anche i miei, mentre vi cantano una scatenata Jingle Bell Rock... Happy Xmas to everybody!

12.19.2009

E' sempre colpa di qualcuno

Effettivamente anche io da quando frequento il web sento sempre più l'incontrollabile necessità di vedere scorrere il sangue (specie quando vado a leggere il blog di 31 canzoni o quello di Listener), ma a me non basta la riproduzione, seppur metallica, del Duomo milanese, no, io ho bisogno come minimo di un bazooka e se poi fosse possibile magari di un aereo da guerra fornito di relativa bomba atomica da sganciare sopra l'imbecillità... Sottolineo che scherzo e che trovo ridicolo come da sempre si debba trovare il capro espiatorio a casi certo gravi che non hanno però nessuna connotazione politica ma che si cerca di politicizzare a tutti i costi in modo da giustificare nuove repressioni che in questo caso, per ora, sono solo di tipo mediatico. Ma chiudere gli ospedali psichiatrici non è forse stata un idea dello stato? E non fu uno psicolabile, mandato dagli stessi nazisti, quello che diede fuoco al Reichstag giustificando la repressione sugli ebrei che vennero incolpati del misfatto? Certo che qui non si sta parlando della storia con la esse maiuscola ma piuttosto di quella che si potrebbe retoricamente definire: " Storia di un caso di umana stupidità", cercare di accollare a tutti i costi un marchio politico al gesto insensato di un uomo che sicuramente ha più bisogno di cure specialistiche piuttosto che della galera, rende questo paese ancora più triste e cupo. In tutto questo farraginoso marasma mediatico mi chiedo se gli addetti ai lavori credano sia veramente possibile presentarsi ad un attentato "premeditato" "armati" di una statuina. Ora i milanesi forse dovranno stare attenti anche quando si porteranno dietro il panettone e lo spumante. L'unica affermazione plausibile e che calza a pennello a questa ennesima italica vicenda è quella che sicuramente dichiarerebbe Antonio De Curtis in arte Totò: "Ma fatemi il piacere!".

12.13.2009

Rinnegati, Scontri e Cadillacs


A sei anni l'ascoltavo suonata dai "Rinnegati" (mia madre vinse il 45 giri ad una pesca di beneficenza).


A diciannove la riascoltavo suonata "nuova di zecca" dagli "Scontro", perché, come tutto, anche il rock 'n' roll ha il suo ritmo biologico.

12.11.2009

Il ritorno del figlio del predicatore


Anche a lei l'unico che poteva insegnare era Billy Ray il figlio del predicatore.

12.10.2009

Il futuro è ancora tutto da scrivere?

La bella notizia è che il futuro è ancora tutto da scrivere, quella brutta, invece, è che a noi hanno dato una penna senza inchiostro.
Il figlio del predicatore.

L'unico che poteva insegnarle era il figlio del predicatore.

11.29.2009

C'è un punto...

C'è un punto di non ritorno, è quello che bisogna raggiungere.
FK

11.24.2009

Il segno dell'antieroe

Seppelliti dall'immondizia culturale dei media non fa eccezione anche quello del fumetto. escludendo alcuni editori, il panorama fumettistico italiano è quantomeno raccapricciante, impoverito anche dal web gossip dove gli addetti ai lavori si sputtanano a vicenda pur di apparire migliori e al di sopra della mischia. Tristemente e tediosamente ripetitivi nelle loro proposte editoriali gli autori di questi tetri anni sembrano aspettare con impazienza le casereccie fiere dei comics pur di elemosinare un po' di notorietà. Dietro le quinte, come un tempo, non ci sta più nessuno: apparire anche a costo di essere imbarazzanti. Allora si guarda nuovamente al passato ma non per affettive ragioni nostalgiche ma semplicemente per evitare di mandare a farsi fottere una volta per tutte il mondo delle nuvole parlanti. Basta poco: ricordarsi magari del vecchio Magnus e del suo Unknow, dell'irriverente Crumb, dei Metal Hurlant o dare una occhiata alle copertine dei Ken Parker con quella voglia che ti prende di rileggerli tutti, perché in fondo per noi la scoperta dell'America sono anche loro e perché purtroppo sempre più spesso questa Italia che puzza ancora di innegabile, merdosa retorica provincialità, sembra sempre più determinata a fare trasformare tutti i tuoi sogni in incubi.

L'America è nello stesso tempo incanto e disincanto. Tenerezza e furore. Slanci e paura di non farcela. Sogno di esistere e avere. Frustrazione, mania di grandezza. Una mano sul cuore e l'altra sulla pistola.
Italo Moscati - Sergio Leone Quando il cinema era grande - Lindau

11.23.2009

Cool song cool video

Ma quanto è ancora strafigo il video e questo pezzo degli Aerosmith?... Eccovi di seguito il testo mentre io vado a mordere una pink lady, sono le mie mele preferite... Viva la molteplicità. Get pink, yeah!

Pink it's my new obsession
Pink it's not even a question,
Pink on the lips of your lover, 'cause
Pink is the love you discover

Pink as the bing on your cherry
Pink 'cause you are so very
Pink it's the color of passion
'Cause today it just goes with the fashion

Pink it was love at first sight
Pink when I turn out the light, and
Pink gets me high as a kite
And I think everything is going to be all right
No matter what we do tonight

You could be my flamingo
'Coz pink is the new kinda lingo
Pink like a deco umbrella
It's kink - but you don't ever tell her

Pink it was love at first sight, and
Pink when I turn out the light
Pink gets me high as a kite
And I think everything is going to be all right
No matter what we do tonight

I want to be your lover
I wanna wrap you in rubber
As pink as the sheets that we lay on
Pink it's my favorite crayon, yeah

Pink it was love at first sight
Pink when I turn out the light
Pink it's like red but not quite
And I think everything is going to be all right
No matter what we do tonight

11.16.2009

Lynyrd Skynyrd vs Neil Young


Oh Alabama.The devil fools
with the best laid plan.
Swing low Alabama
You got spare change
You got to feel strange
And now the moment
is all that it meant.

Alabama, you got
the weight on your shoulders
That's breaking your back.
Your Cadillac
has got a wheel in the ditch
And a wheel on the track

Oh Alabama
Banjos playing
through the broken glass
Windows down in Alabama.
See the old folks
tied in white ropes
Hear the banjo.
Don't it take you down home?

Alabama, you got
the weight on your shoulders
That's breaking your back.
Your Cadillac
has got a wheel in the ditch
And a wheel on the track

Oh Alabama.
Can I see you
and shake your hand.
Make friends down in Alabama.
I'm from a new land
I come to you
and see all this ruin
What are you doing Alabama?
You got the rest of the union
to help you along
What's going wrong?



Big wheels keep on turning
Carry me home to see my kin
Singing songs about the Southland
I miss Alabamy once again
And I think its a sin, yes

Well I heard mister Young sing about her
Well, I heard ole Neil put her down
Well, I hope Neil Young will remember
A Southern man don't need him around anyhow

Sweet home Alabama
Where the skies are so blue
Sweet Home Alabama
Lord, I'm coming home to you

In Birmingham they love the governor
Now we all did what we could do
Now Watergate does not bother me
Does your conscience bother you?
Tell the truth

Sweet home Alabama
Where the skies are so blue
Sweet Home Alabama
Lord, I'm coming home to you
Here I come Alabama

Now Muscle Shoals has got the Swampers
And they've been known to pick a song or two
Lord they get me off so much
They pick me up when I'm feeling blue
Now how about you?

Sweet home Alabama
Where the skies are so blue
Sweet Home Alabama
Lord, I'm coming home to you

Sweet home Alabama
Oh sweet home baby
Where the skies are so blue
And the governor's true
Sweet Home Alabama
Lordy
Lord, I'm coming home to you
Yea, yea Montgomery's got the answer

Neil Young scrisse Alabama per criticare l'atteggiamento segregazionista e razzista dello stato del sud, la band di rock sudista dei Lynyrd Skynyrd gli rispose con Sweet home Alabama affermando, nel testo della canzone, che: "Un uomo del sud non ha bisogno di avere intorno il vecchio Neil."

A prescindere dal battibecco dei testi, a me piacciono entrambe.

10.26.2009

Belushi


"Le cose andranno meglio quando sarò morto."
John Belushi

10.20.2009

One day...

"Un giorno ti sveglierai e capirai da quale parte del letto hai dormito".
Bernie Rhodes

10.19.2009

10.18.2009

Jazz style


1966 in Berlin Germany Dave Brubeck - piano Paul Desmond - alto sax Eugene Wright - bass Joe Morello - drums (notevole la somiglianza, accentuata anche dall'abito e dagli occhiali scuri, tra Dan Aykroyd e Joe Morello). Un classico del jazz: elegante e rilassante nel suo tempo dispari, l'ho ascoltato, e mi ha fatto compagnia, centinaia di volte; sono sicuro che non mi stancherò mai di ascoltarlo... Take Five!

10.17.2009

Hanno cotto il razzo... VIVA l' ITALIA LIBERA!

Basta con la televisione di regime, l'informazione di parte, i programmi rincoglionapopolo, le facce di merda che censurano a loro vantaggio le notizie. Basta con i telegiornali del cazzo e con i minchiagiornalisti e i minchiapresentatori: l'Italia non è una puttana a disposizione.

10.15.2009

Se si tratta di un mondo di vincitori, cosa rimane ai perdenti?

"Ho fatto un film dove non sparano a nessuno, Junior Bonner (L'ultimo buscadero, N.d.R.), "e nessuno è venuto a vederlo."
Sam Peckinpah
(Nella foto un immagine tratta da Pat Garrett and Billy the kid (1973), regia di S. Peckinpah)

10.08.2009

... e via il guinzaglio!


Yo soy maudit...

10.07.2009

Solo chi conosce è un uomo libero

"Non sono i fatti a sconcertare gli esseri umani, ma i loro giudizi intorno ai fatti".
Epitteto

9.30.2009

Goodbye T. Street

Una pietra che rotola non mette mai radici!

9.27.2009

B.B.


...Nobody will know, when you're old
When you're old, nobody will know
that you was a beauty,...
(She's so cold) Rolling Stones

Beano and the Bluesbreakers


Dall'ottimo blog sui fumetti, curato da Luigi Siviero, House of Mystery, vengo a sapere che un paio di settima fa il settimanale inglese per bambini The Beano ha raggiunto e pubblicato il numero 3500 (no, niente!). Vi riporto un estratto dal post di Siviero: " The Beano è un settimanale per bambini pubblicato ininterrottamente dal 26 luglio 1938. L'editore fu costretto a cambiare la periodicità della rivista da settimanale a quindicinale solo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando ci fu un razionamento della carta e dell'inchiostro e le scorte non furono sufficienti per stampare The Beano ogni sette giorni." ... Ora, io, The Beano non l'ho mai letto ma ne vidi tanto tempo fa (sigh!) una copia tra le mani di Eric Clapton.
Blues & comics, tra l'altro il disco di John Mayall è tuttora uno dei miei preferiti...
Brani: All your Love Hideaway - Little Girl - Another Man - Double Crossing Time - What'd I say - Key To Love - Parchman Farm - Have You Heard - Ramblin' on my Mind - Steppin' out - It Ain't Right

9.22.2009

Destinazione Afghanistan

Benvenuti sul pianeta terra: il mattatoio dell'universo.

All we are saying to give peace a chance...
John Lennon

9.21.2009

Tagliar la testa ai re è da plebei... Branca! Branca! Branca!

Che dire, in breve, del grande Mario Monicelli?... Con I soliti ignoti (1958), ha dato il via alla commedia all'italiana, e con Brancaleone (magistralmente interpretato da Vittorio Gassman), ha creato uno dei suoi più indimenticabili antieroi. In questo spezzone tratto dal finale di Brancaleone alle crociate (1970), la morte reclama la, dovuta, vita del " picaresco e norcino cavaliere" che, a sua volta però, esige di perire combattendo gloriosamente con la spada in pugno. Il duello Tra Brancaleone e la morte si svolge nel deserto e ha come colonna sonora il fischio del vento. Per me questo rimane uno dei momenti, e uno dei finali, più belli e geniali di tutto il cinema italiano.


"A tuo ammaestramento. Sai tu qual sia, in questa nera valle, la risultanza di ogni sforzo e sacrifizio umano? Calci, nel deretano."

Brancaleone da Norcia

9.14.2009

Police on my back

E' stata da poco approvata al Senato la fiducia sul Ddl 733 B: il decreto abroga l’art. 4 del decreto legislativo luogotenenziale n. 288 del 14 settembre 1944 che prevedeva che i cittadini sono esenti da sanzioni «quando il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio o pubblico impiegato» abbia causato la reazione dei cittadini «eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni».
Ovvero, il Governo Berlusconi ha appena eliminato una delle norme che garantiva il cittadino dagli abusi di un pubblico ufficiale.
L’art. 4 appena abrogato, disponeva, infatti, che "non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 337 e all’articolo 339, comma 2, codice penale quando il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio ovvero il pubblico impiegato abbia dato causa al reato preveduto nell’articolo 337 c.p. eccedendo con atti arbitrari i limiti delle proprie attribuzioni"
A cosa porta tutto ciò? Se un cittadino proverà a protestare per rivendicare i propri diritti, non potrà reagire a eventuali cariche immotivate da parte delle forze di polizia: ogni reazione infatti porterà all'arresto del cittadino, che non potrà più denunciare quindi il pubblico ufficiale.

9.09.2009

Mi trattò da rettile. Non fingerò cordoglio.

Oggi pomeriggio dormicchiavo, entra la cameriera filippina: «Signor Villaggio, es morto un grande presentatore televisivo de Italia» Dio mio ho pensato io, ma guarda un po' povero Pippo, ma roba da pazzi dico, Pippo ancora così giovane, così valido. Poi invece arriva mia moglie e dice: «Hai visto è morto Mike Bongiorno». Beh, vi confesso che dovendo scegliere forse avrei preferito la prima soluzione, perché Mike era veramente un monumento italiano. Un monumento e anche una certa mediocrità perché Mike, bisogna riconoscerlo, ha avuto la fortuna di essere mediocre, parlava un linguaggio comprensibile per i 47 milioni di italiani di quegli anni lontani ormai, che erano al 20 per cento quasi analfabeti e lui con un suo linguaggio più che da maestrina elementare quasi da bidello era riuscito a farsi capire ed ad arrivare dove non era arrivato nessuno. Noi a quei tempi avevamo subìto, accettato, e si pensava ma «dimmi un po' dove pensa di arrivare questo». E adesso meriterebbe dei grandi funerali in Duomo. Comunque sarà un funerale importante e ci sarà sicuramente Berlusconi e ci sarà, vivo finalmente, fortunatamente Pippo Baudo e ci sarà Letizia Moratti, ci saranno tutti, molti, tantissimi, quelli sopravvissuti naturalmente, colleghi di lavoro. Beh lui è stato responsabile forse di un abbassamento generale della cultura italiana degli ultimi quarant'anni. La televisione purtroppo ha sostituito la scuola, ha sostituito la famiglia, l'oratorio. E la scuola ha fatto cultura, ma ha fatto la cultura televisiva, una cultura molto bassa e adesso ne paghiamo le conseguenze. Lui è stato uno dei capo fila di quei televisivi che cercavano disperatamente il consenso, cioè i numeri. Io trovo che sia stata quasi deleteria la sua presenza, insomma a me non piace, sarebbe facile come sempre fingere il grande cordoglio. No lui è stato straordinario, c'erano dei momenti in cui si poteva anche sospettare che certe gaffe incredibili che ha fatto fossero premeditate. Io l'ho conosciuto a un Festival di Sanremo dove ero un giovane esordiente e lui non aveva capito che il mio modo di bistrattare il pubblico era un modo disperato per cambiare il rapporto con il pubblico, di cambiare il linguaggio che era diventato già stantio quarant'anni fa e mi ha trattato con un po' di disprezzo, mi ha trattato quasi come un rettile, come uno scarafaggio. E quando son salito sul palco con lui nella serata inaugurale mi ha detto: «Tu però vai giù tra il pubblico perché qui forse...» e io gli ho detto: «Non ti preoccupare Mike che non sporco, quindi non c'è problema». Ma ho sentito che lui in fin dei conti era fiero della sua mediocrità perché non capiva e non sapeva, non aveva la percezione di essere mediocre. Beh nonostante dica queste parole non entusiasmanti sul personaggio trovo che lui sia un vero monumento della storia dell'Italia. E dico la verità un po' mi dispiace perché mi ricorda anche un periodo felice di un'Italia che era appena uscita da una guerra terrificante e cominciava a rinascere. E in quei tempi magri, i tempi famosi di «Lascia o Raddoppia», sembrava addirittura che l'Italia fosse diventata o si fingeva che lo fosse, non si sa, un quarto paese industriale della terra. Vabbé sono invidioso dei funerali che avrà. Avrà dei funerali non in Duomo, ma avrà dei funerali molto importanti e io purtroppo non li avrò. Vedete non si può dire che lui fosse un grande, lui era molto famoso, i grandi che ci sono mancati veramente della nostra cultura sono stati Pasolini, Fellini, Moravia, ma non certo il suo linguaggio, il maledetto linguaggio televisivo. Comunque Mike dovunque tu sia buona fortuna, non ti preoccupare tu sei uno che nella vita se l'è cavata alla grande sempre, te la caverai anche adesso.
Origine: www.unità.it
Paolo Villaggio, sull'Unità, parla della morte di Mike Bongiorno. Approvo pienamente il suo pensiero pieno di sincero odio affettuoso nei confronti del presentatore. Villaggio per me è un grande e trovo bello quell'ultimo augurio un po' ironico e triste ma sicuramente sentito.
Buona fortuna Mike.

9.06.2009

Il gatto, la volpe e bla bla bla!

La gente solitamente non sa mai un cazzo, però sa sempre cosa farebbe al tuo posto... Magari un annuncio?!
(Il disegno è dell'inarrivabile Benito Jacovitti)

8.28.2009

SOLE ROSSO (1972)

Sempre piaciuto il finale di questo western che sa di spaghetti ma non più di tanto. Interpretato da Toshiro Mifune, Ursula Andress, Alain Delon e Charles Bronson; per la regia del britannico, anche se nato in Cina, Terence Young, già regista di quel "oo7 Licenza di uccidere (1965)". Sole rosso ha uno di quei finali dove muoiono il buono e il cattivo e sopravvive chi invece sta nella via di mezzo tra i due aggettivi. Un po' come sottolineare e ricordarci che la vita tra il bianco (che respinge i colori) e il nero (che li ingloba tutti), alla fine, ironicamente, contiene un sacco di altri cromatismi e di altre sfumature.

8.27.2009

Ne manca una dietro il ventaglio ma, se si guarda bene in una direzione, si vedono anche tutte le altre.

Durante il regno di Katsushige, coloro che lo servivano erano scelti sin da giovani, a prescindere dal rango d'appartenenza. Una volta, quando Shiba Kizaemon prestava servizio, il daimio, dopo essersi tagliato le unghie, ordinò:"buttale via". Kizaemon le prese in mano, ma non si alzò, e il daimio chiese: "che cosa c'è che non va?". Egli rispose: "ne manca una". Il daimio disse: "eccola". E gli consegnò quella che aveva nascosto.
Questi sono gli insegnamenti di Yamamoto Jinuemon, padre di Tsunetomo: La detterminazione è tutto. Tieni ben legato persino un pollo. continua a spronare un cavallo al galoppo. Chi critica apertamente non agisce con malizia. Ciò che facciamo in vita riecheggia nell'eternità. Il denaro è qualcosa che si trova quando lo si cerca. Un uomo buono non si trova così facilmente. Cammina con una persona integerrima per un chilometro e ti racconterà almeno sette bugie. E' un atto di cortesia domandare quando si conosce già la risposta. Chiedere quando non si sa è un dovere. Se si guarda bene in una direzione, si vedono anche tutte le altre. Avvolgi le tue intenzioni in aghi di pino. Non si dovrebbe spalancare la bocca o sbadigliare di fronte ad altri. E' bene farlo dietro il ventaglio o la manica. Il cappello di bambù e l'elmetto vanno portati ben calcati sulla fronte.
Da Hagakure Il libro segreto dei samurai di Yamamoto Tsunetomo. (Oscar Mondadori)

7.26.2009

Per un pugno di... Sergio Leone.

Quando si parla di Per un pugno di dollari, 1964, del grande Sergio Leone, viene sempre fuori la faccenda del famoso plagio fatto dal regista italiano, dopo aver visto La sfida del samurai (Yojimbo, 1961) del regista giapponese Akira Kurosawa. D'accordo per il "plagio" riguardante la "story line" del film, ma è pur vero che Leone fece una rivisitazione in chiave western, del nipponico film di Kurosawa, di tutto rispetto, visto quello che accadde dopo. Il film costò cento cinquanta milioni di vecchie lire e ne incassò un miliardo e mezzo dando l'avvio a quel genere che tutti gli appassionati chiamano: "spaghetti western". A difesa di Sergio Leone (un regista che ho sempre ammirato e di cui apprezzo ogni film), riporterò quello che dice Francesco Mininni in uno dei saggi più belli dedicati al regista laziale e al suo cinema: pubblicato dalla Editrice Castoro nella collana "Il Castoro cinema" curata da Fernaldo Di Giammatteo, e uscito come supplemento al numero 68 dell'Unità del 22-3-95... Significativamente, neppure Kurosawa aveva inventato la storia di Yojimbo: l'aveva ricavata da Red Harvest (Piombo e sangue, 1929), un romanzo di Dashiell Hammett (esiste anche un film del 1930, intitolato Roadhouse Nights, probabilmente il più fedele al libro. Uno del 1990, Crocevia della morte (Miller's Crossing), diretto dai fratelli Coen; e uno del 1996, con protagonista Bruce Willis e per la regia di Walter Hill, intitolato Ancora vivo (Last Man Standing) - N.d.R.). Ossia, il western italiano nasce da un testo della hard-boiled school che ha rinnovato il romanzo giallo con una iniezione di crudo realismo. Come si vede i conti tornano. Non tornano invece alla Jolly Film, cui Leone aveva comunicato la necessita di pagare a kurosawa e alla Toho Film i diritti d'autore (diecimila dollari, più o meno sei milioni di lire). (Avete letto bene: "Leone aveva comunicato..." Quindi, Sergio Leone non ha plagiato un cazzo di niente, ha reinterpretato con la sua grande maestria di regista un opera già esistente e voleva che si pagassero, giustamente, i diritti ai detentori - N.d.R.). La Jolly non pagò, kurosawa scoprì il fatto e la produzione fu citata per plagio. Si giunse a un compromesso: a Kurosawa furono ceduti i diritti per lo sfruttamento dei diritti in Giappone ( un buon affare: un milione e mezzo di dollari). E' chiaro che nessuno s'era preoccupato dei diritti perché non si pensava che il film avrebbe avuto successo (siamo un popolo mitico, l'unico a produrre convinti dell'insuccesso di quello che produrremo... Italy, I Love You! - N.d.R.): pagare per un film che sarebbe passato sotto silenzio sembrava un inutile spreco (sono gli anni sessanta ma siamo pur sempre in Italia, il paese dei santi, dei navigatori e degli evasori. Non dimenticatelo - N.d.R.)... Che il modo di concepire lo spettacolo cinematografico tipico di Leone abbia esercitato una sua influenza è indubbio. Ci si chiede, ad esempio, se Sam Peckinpha avrebbe potuto realizzare i suoi film , e soprattutto The Wild Bunch (Il mucchio selvaggio, 1969), senza il successo di Leone. Il grande risultato di Per un pugno di dollari aprì porte chiuse, permettendo ad altri di fare i film che volevano in piena libertà. Prima nessun produttore avrebbe rischiato senza garanzie. Pare che lo stesso kubrick abbia affermato che A Clockwork Orange (Arancia meccanica, 1971) deve molto a Leone...
Francesco Mininni
Guardando al cinema di Leone, alla sua inventiva, al suo modo intelligente di reinterpretare e dare nuova vita ad un genere che ormai sembrava avesse detto tutto, si capisce quanto Leone amasse il suo lavoro e quanto ci fosse dentro da sempre con la voglia di proporre i suoi personaggi che entravano in scena talmente anonimi da non avere, a volte, neanche dei nomi ben definiti ma che con le loro facce sudate, i loro abiti sporchi e consumati, le loro barbe lunghe e il puzzo dei sigari e della polvere da sparo delle pistole, racchiudono in l'essenza del mito, quel mito ormai crepuscolare che piaceva tanto raccontare a questo bravo regista.
Concludendo: se Springsteen introduce il suo concerto a Roma con un pezzo di Morricone: "C'era una volta il west" tratto da un film di Leone, e se Kubrick si mise ad usare la musica in diretta mentre girava, così come faceva il regista romano, un cazzo di buon motivo deve pur esserci... Purtroppo nonostante la sua riconosciuta importanza nella storia del cinema, Sergio Leone non ha mai ricevuto un Oscar: America vergognati!
That's all folks!

7.13.2009

Dire parolacce aiuta a sopportare il dolore (che bello!)


ROMA - Vi siete schiacciati il dito nella porta e vi è scappato qualche impropero poco carino? Forse il 'francesismo' è giustificato, infatti le imprecazioni aiutano a ridurre il dolore. Lo dimostra uno studio condotto alla Keele University e pubblicato sulla rivista Neuroreport. L'equipe di psicologi guidata da Richard Stephens ha chiesto ad un gruppo di volontari di tenere il più possibile la mano in un secchio di acqua ghiacciata, e di proferire in piena libertà imprecazioni durante questa prova del freddo che può essere piuttosto dolorosa. In un secondo tempo gli psicologi hanno detto loro di pronunciare parole neutre ripetendo la prova. E' emerso che la mano è tenuta nel ghiaccio più a lungo mentre si lanciano improperi e imprecazioni, segno che la soglia di tolleranza del dolore è aumentata, cioé che gli improperi aumentano la resistenza ad esso. E' possibile che le parolacce inneschino reazioni fisiche oltre che emotive, aiutando a sopportare il dolore. Ciò potrebbe spiegare, ha concluso Stephens, perché dire parolacce e imprecazioni è una pratica universalmente diffusa e vecchia di secoli e secoli.

Da Ansa.it

Ora, visto che noi di, italici, dolori dobbiamo reggerne ogni fottuto giorno... Maporcadiquellazozzatroialuridainfamebagascia... Etc. Etc.

Summer Ghosts...

...upon the seven seas, one of them could be just me.

7.03.2009

Rolling Stones - She's so cold

"Sì, io sono un vulcano in eruzione ma lei è così fredda. Deve essere nata al polo nord, quando la tocco le mie mani congelano... Be'! Quando sarai vecchia nessuno immaginerà mai che da giovane eri una vera bellezza... I'm so hot for her and she's so cold!"

Adoro quei cinque vecchietti rocchettari & rollari!

6.30.2009

Sebastian Kruger il genio nella matita...




Dal 1980 ritrattista e caricaturista delle star, ogni suo elaborato è un capolavoro e lascia a bocca aperta. Guarda qui, nel suo blog e qua ci sono i suoi fantastici Rolling Stones. Amazing! Have a good time.

CORTEZ

"Without a faith it's hard to be under control."

6.21.2009

4 8 15 16 23 42

Watch inside the box of mice and men. Watch the numbers without space or time. Watch the plans, the supper is ready.

6.08.2009

Cronachette e leggende metropolitane

Cucciolo di drago conservato in formalina

Nel bel saggio indagine "Cronachette (1998)", Leonardo Sciascia, il grande scrittore siciliano, dedica un piccolo capitolo alla presunta inesistenza di Jorge Luis Borges, denunciata dalla rivista argentina, di destra "Cabildo" e, la notizia, riportata dal quotidiano francese "Le Monde". In breve, sembrerebbe che lo scrittore argentino sia frutto dell'invenzione di un gruppo di scrittori tra cui Leopoldo Marechal, Adolfo Bioy Casares e Manuel Mujica Lainez. Ad impersonare nella realtà il loro personaggio, avrebbero assunto al loro servizio un attore di secondo piano, di nome, Aquiles Scatamacchia (notare nome e cognome). L'mpostura sarebbe stata scoperta dall'accademia reale di Svezia durante l'assegnazione del Nobel, ed il premio, di conseguenza, è stato negato al "falso Borges". Segue poi un arguta disquisizione dell'autore di Recalmuto, su questa "eventuale inesistenza" del grande scrittore argentino; la cui disquisizione, all'autore di "Finzioni" calza a pennello. Dal mio modesto punto di vista invece la cosa assume i toni di quei giochi narrativi chiamati "leggende metropolitane", racconti che spesso ingannano contemporaneamente chi ascolta e chi narra. Un fenomeno che interessa sociologi e psicologi. Trovo che queste storie abbiano, tutto sommato, un loro fascino misterioso, e spesso sono anche divertenti. Leggende metropolitane ne esistono per tutti i gusti, da quelle cabalistiche dell'11 settembre ai presunti messaggi subliminali del logo della Coca- Cola. Quelle sui musicistsi e gli attori, o le tantissime che sono nate intorno al mondo di quel controverso personaggio che era Walt Disney... Leggende metropolitane.
(PS A proposito: ma Elvis, e Jim Morrison, sono ancora vivi?! )

6.05.2009

Adios David

Gran bella famiglia di attori quella dei Carradine, a cominciare da John, il capostipite, immortalato per sempre da Ford nel suo Ombre Rosse dove Carradine padre faceva la parte del "gambler". Poi ci sono Keith, Robert, David, Chris, Bruce e Michael (figlio adottivo). Anche se da ieri David Carradine non c'è più, non credo sia importante il modo con cui ha forse scelto di andarsene a 72 anni, perché continuerò a ricordarlo come il protagonista della serie televisiva Kung Fu, e nel mitico film di Walter Hill: I Cavaliere dalle lunghe Ombre, dove interpretava insieme ai fratelli, Keith e Robert, la famiglia Younger, i fuorilegge e ribelli sudisti alleati dei James... Adios David.

6.02.2009

Jimmy... Rest In Porche




James Dean si schiantò a 150 chilometri all'ora il 30 settembre 1955 (aveva appena 24 anni - N.d.R.). Si fratturò la mascella inferiore e superiore, le braccia, e si ruppe l'osso del collo. L'urto fu così violento che gli staccò quasi la testa dal corpo. Morì e fu sepolto (l'8 ottobre) e la terza settimana, non il terzo giorno come Gesù, "resuscitò".
Marco Giovannini
Correre in macchina è il solo momento in cui mi sento intero.
James Dean

5.02.2009

Chi ha ucciso Giorgiana Masi?

...Cossiga è notoriamente uno squallido bugiardo che qualche volta, per ricattare chissà chi, mischia alle menzogne qualche verità. Una cosa è certa, lui di questa vicenda sa tutto da trentadue anni. E, comunque siano veramente andate le cose, in gran parte la responsabilità è la sua.
Giorgiana Masi (Roma, 6 agosto 1958 – Roma, 12 maggio 1977) è stata una studentessa italiana, uccisa a diciannove anni durante una manifestazione di piazza.
Un altro maggio: fuori la verità sulla morte di Giorgiana!

4.27.2009

Shelter from the storm

..."come in," she said," i’ll give ya shelter from the storm."

4.21.2009

Jedi Master Yoda And The Phantom Menace

Fear is the path to the dark side... "La paura è la via per il lato oscuro, la paura conduce all'ira, l'ira all'odio, l'odio conduce alla sofferenza"
(Yoda rivolto ad Anakin Skywalker)
La parola yodha in sanscrito significa "guerriero, soldato, combattente".

4.15.2009

Brian Setzer - Stray Cat Strut - Live!

Brian and his orchestra: cat class, cat style...

Black and Orange stray cats sittin' on a fence Ain't got enough dough to pay the rent I'm flat broke but I don't care I strut right by with my tail in the air Stray cat strut, I'm a crazy cat I'm a feline Casanova, hey man that's that Got a shoe thrown at me by a mean old man Get my dinner from a garbage can I don't bother chasin' mice around, Oh no I slink down the alley lookin' for a fight Howlin' to the moonlight on a hot summer's night I sing the blues while the lady cats cry Wow, stray catty you're a real gone guy I wish I could be so carefree and wild But I got cat class and I got cat style

Mystery train... jump at!

4.09.2009

Nancy Sinatra - These Boots Are Made For Walking (1966)

Jimi Hendrix did the original psychedelic guitar intro and Neil Diamond wrote the song. Nancy asked daddy to get her the best, and back then no one said no to Frank... Well! Don't forget: Elvis gave her his rubber biscuit but she wouldn't say it to Frank.

3.26.2009

Scuse me while I fuck the sky

La più brutale forma di humour nero in Vietnam, durante la guerra, fu quella di un cartello affisso sopra i cadaveri crivellati di colpi di 4 guerriglieri lasciati a marcire sulla strada n. 13. Diceva, in vietnamita: "Carne vietcong - 300 piastre al chilo"... "Signore, quando camminerò nell'ombra della valle della morte, non temerò alcun male... perché sono il peggior figlio di puttana di tutta la zona. (Parafrasi biblica dei soldati americani in Vietnam).

3.25.2009

5 DETTAGLI 5

Amore: a molti rende felici, a molti altri rende e basta.
Amicizia: non sempre una necessaria necessità.
Vita: paradossalmente, quella su cui gira la cintura, aumenta con il passare degli anni.
Morte: uno spuntino per i vermi.
Dettagli: entrandoci fanno spesso scomparire i santi, i miti e gli eroi. Lasciandoci, quasi sempre, solo un pugno di polvere.

3.22.2009

Covers

Una ricerca della Mondadori per evitare che i lettori fraintendano, no?! Vabbe' continuiamo a farci del male!