Nella mia lunga lista di registi preferiti c’è anche Walter Hill, quello de “I Cavalieri Dalle Lunghe Ombre” per intenderci. Un altro dei suoi migliori lavori è sicuramente “I Guerrieri Della Palude Silenziosa” titolo originale “Southern Comfort”, film che io considero uno dei più “cazzuti” girato dal bravo regista statunitense. Tra gli interpreti, Keith Carradine, figlio di John Carradine, il giocatore d’azzardo in Ombre Rosse di Ford; Powers Boothe, Peter Coyote e Fred Ward. La trama in breve: Lousiana 1973, un gruppo di volontari della guardia nazionale, mentre si esercita nelle paludi della Louisiana, “ruba” delle canoe appartenenti a dei “cajun” Gli abitanti del posto non gradiscono per niente quegli intrusi nel loro territorio così per il gruppo di “coglioni” in elmetto e mimetica, dopo essersi persi, comincerà una lunga angosciante odissea e per alcuni di loro saranno “cazzi” veramente amari. Completato dalla scarna ma ispirata colonna sonora di Ray Cooder, il film è un originale critica a certi merdosi militaristici abusi di potere, e nonostante sia stato girato nel 1981, guarda caso, è ancora di attualissima validità.
La frase celebre del film: ”Cristo, qualcuno ha sparato a Bambi!”è pronunciata da Cribbs, uno dei soldati, osservando un cerbiatto morto e con lo stomaco squarciato. Il finale è una vera e propria nemesi. Buona visione.
P.S. Se vuoi saperne di più clicca quì.
4.22.2007
4.11.2007
UNA VISITA AL MONKEY STUDIO
Sabato 31 marzo, Insieme a Luigi ‘’Little Nemo’’ Serra siamo andati a visitare Massimo Dall'Oglio, l’autore di Donnel & Grace, nel suo Monkey Studio. Massimo ci ha accolti con squisita cortesia e disponibilità, introducendoci nel suo professionale e accogliente studio dove un bel salone illuminato a giorno fa da anticamera alle stanze con i tavoli da disegno e i pc. Sulle pareti tanti bei disegni dell’autore, una libreria piena di fumetti e un tavolino con sopra le sue ‘’action figures’’ preferite. Dopo averci fatto accomodare, ci ha parlato del suo lavoro più recente: Underskin, una serie a puntate che viene pubblicata in Francia per i tipi della Humanoides Associés sul mensile Shogun. Un impegno di ben trenta tavole al mese su testi di Andrea Jovinelli. Credo che la professionalità di Massimo abbia raggiunto una nuovo traguardo e i disegni che ci ha mostrato in anteprima lo esprimono pienamente, dietro c’è, ovviamente, il duro lavoro di anni passati a farsi crescere il callo del disegnatore, si, proprio quello che si forma sul dito medio a forza di impugnare la matita. Sin dall’inizio del suo percorso fumettistico Massimo ha sempre sperimentato diversi stili, da quello manga in cui eccelle a quello occidentale raggiungendo sempre ottimi risultati e curando ogni singola vignetta senza mai tirare via, ricordo in particolare una storia intitolata “Il Grande Cocomero’’ un vero gioiellino grafico talmente accattivante da dare l’impressione di guardare un film dalle atmosfere Spielberghiane. Così dopo le vittorie di “eminenti?” concorsi fumettistici e tante autoproduzioni Massimo è riuscito ad approdare al fumetto professionale senza dover emigrare e soprattutto, senza dover essere costretto ad imitare lo stile di altri disegnatori per poter essere pubblicato. Bravo Max .
Iscriviti a:
Post (Atom)