6.21.2009
6.08.2009
Cronachette e leggende metropolitane
Nel bel saggio indagine "Cronachette (1998)", Leonardo Sciascia, il grande scrittore siciliano, dedica un piccolo capitolo alla presunta inesistenza di Jorge Luis Borges, denunciata dalla rivista argentina, di destra "Cabildo" e, la notizia, riportata dal quotidiano francese "Le Monde". In breve, sembrerebbe che lo scrittore argentino sia frutto dell'invenzione di un gruppo di scrittori tra cui Leopoldo Marechal, Adolfo Bioy Casares e Manuel Mujica Lainez. Ad impersonare nella realtà il loro personaggio, avrebbero assunto al loro servizio un attore di secondo piano, di nome, Aquiles Scatamacchia (notare nome e cognome). L'mpostura sarebbe stata scoperta dall'accademia reale di Svezia durante l'assegnazione del Nobel, ed il premio, di conseguenza, è stato negato al "falso Borges". Segue poi un arguta disquisizione dell'autore di Recalmuto, su questa "eventuale inesistenza" del grande scrittore argentino; la cui disquisizione, all'autore di "Finzioni" calza a pennello. Dal mio modesto punto di vista invece la cosa assume i toni di quei giochi narrativi chiamati "leggende metropolitane", racconti che spesso ingannano contemporaneamente chi ascolta e chi narra. Un fenomeno che interessa sociologi e psicologi. Trovo che queste storie abbiano, tutto sommato, un loro fascino misterioso, e spesso sono anche divertenti. Leggende metropolitane ne esistono per tutti i gusti, da quelle cabalistiche dell'11 settembre ai presunti messaggi subliminali del logo della Coca- Cola. Quelle sui musicistsi e gli attori, o le tantissime che sono nate intorno al mondo di quel controverso personaggio che era Walt Disney... Leggende metropolitane.
(PS A proposito: ma Elvis, e Jim Morrison, sono ancora vivi?! )
6.05.2009
Adios David
Gran bella famiglia di attori quella dei Carradine, a cominciare da John, il capostipite, immortalato per sempre da Ford nel suo Ombre Rosse dove Carradine padre faceva la parte del "gambler". Poi ci sono Keith, Robert, David, Chris, Bruce e Michael (figlio adottivo). Anche se da ieri David Carradine non c'è più, non credo sia importante il modo con cui ha forse scelto di andarsene a 72 anni, perché continuerò a ricordarlo come il protagonista della serie televisiva Kung Fu, e nel mitico film di Walter Hill: I Cavaliere dalle lunghe Ombre, dove interpretava insieme ai fratelli, Keith e Robert, la famiglia Younger, i fuorilegge e ribelli sudisti alleati dei James... Adios David.
6.02.2009
Jimmy... Rest In Porche
James Dean si schiantò a 150 chilometri all'ora il 30 settembre 1955 (aveva appena 24 anni - N.d.R.). Si fratturò la mascella inferiore e superiore, le braccia, e si ruppe l'osso del collo. L'urto fu così violento che gli staccò quasi la testa dal corpo. Morì e fu sepolto (l'8 ottobre) e la terza settimana, non il terzo giorno come Gesù, "resuscitò".
Marco GiovanniniCorrere in macchina è il solo momento in cui mi sento intero.
James Dean
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