1.24.2009

Mister Miller, il mondo puzza d'obitorio?

Mr. Miller, cosa pensa della religione cristiana?
Persino da ragazzo, per me la religione cristiana non contò mai molto. Puzzava di morte. Parlava del male, dei peccati e dei castighi. era malsana e sapeva di morte. Non ne ho mai tratto pace o gioia. Anzi, specialmente la fede cattolica mi ha sempre riempito di terrore. Il confessionale per me era un enorme presa in giro. Una burla e un inganno. No, tutto quello che riguardava la chiesa sembrava fatto proprio per i gonzi.
Mr. Miller cosa pensa della vita?
La vita ha sempre l'ultima parola.
Che cosiglio darebbe ad un uomo per affrontarla?
L'unica cosa da fare è seguire se stessi... scavarsi dentro, scoprire ciò che si è, chi si è, e manifestare se stessi.
Mr. Miller, una "certa America" ha detto che i suoi libri sono osceni, cosa risponde a queste persone?
Osceno è lo sterminio degli ebrei, osceno è la bomba su Iroshima.
Mr. Miller,che significato ha per lei scrivere?
Scrivere per il pubblico, per me non significa niente. Quel che mi piacerebbe, sarebbe scrivere per i pazzi... o per gli angeli.
Mr. Miller, cosa è per lei il sesso?
Ogni paese, ogni città, borgo o villaggio ha un suo clima sessuale. In certi posti la sessualità permea l'aria come uno sperma sottile e vaporoso; in altri è incrostato nelle mura delle case, persino delle chiese. Qui, come un tappeto di erba nuova, verde, il sesso emana un un profumo dolce, trionfante. Là, fitto come lanugine e sospeso in aria come polline, s'attacca agli abiti, si posa tra i capelli, ti chiude le orecchie...
Mr. Miller, che rapporto ha con le leggi delle società?
Le nostre leggi e le nostre consuetudini si riferiscono alla vita associativa, alla nostra vita in comune, cioè al lato meno importante della nostra esistenza. La vita vera incomincia quando siamo soli, faccia a faccia con il nostro io sconosciuto. Quel che avviene nella nostra vita di gruppo, non è che conseguenza dei nostri soliloqui intimi."
Mr. Miller, lei dipinge acquerelli, che significato ha per lei il dipingere?
Dipingere è amare di nuovo. Solo quando guardiamo con gli occhi dell'amore vediamo come vede il pittore. Il suo è un amore, inoltre, libero da ogni senso di possesso. Ciò che il pittore vede egli è costretto a condividerlo. Di solito ci fa vedere e sentire ciò che ordinariamente ignoriamo o ciò da cui siamo immuni. Il suo approccio al mondo ci dice, in effetti, che niente è vile oppure odioso, niente è stantio, piatto e disgustoso, a meno che ciò non sia nella nostra facoltà percettiva. Vedere non è semplicemente guardare. Si deve guardare e vedere. Vedere all'interno e intorno. O, come una volta disse John Marin, "l'arte deve mostrare ciò che succede nel mondo". Quante, quante volte ho tentato di imitare, o di copiare, il lavoro di un bambino! Più di una volta, mettendomi a dipingere, mi son detto: "Ora fanne uno come quello del bambino messicano... o della bambina cinese!". Ma non ottengo mai lo stesso risultato. Vero, di tanto in tanto qualcuno si è avvicinato a me durante una mostra collettiva esclamando: "Che colori gioiosi! Che senso di libertà! Si deve proprio divertire". Ma è la gioia di un uomo infantile. Non ho mai notato un bambino al lavoro che esprimesse questo tipo di gioia. Il bambino è troppo intento a ciò che sta facendo, troppo assorto, per essere consapevole di un'altra emozione. Qualsiasi cosa faccia il bambino, anche che esprima timore, orrore o angoscia, l'effetto sullo spettatore è di gioia. Il lavoro di un bambino non manca mai di appellarsi a noi, di richiamarci, perché è sempre onesto e sincero, sempre imbevuto di quella magica certezza che nasce dall'approccio diretto e spontaneo.
Mr. Miller, il mondo puzza di obitorio?
Odio la guerra. Se si presenta l'occasione, piuttosto che ammazzare accetto di essere ammazzato.
Henry Miller (1891-1980)

7 commenti:

3fix ha detto...

E' solo una mia immaginaria intervista al grande Henry... Tutte le risposte però sono prese dai suoi libri o da sue famose affermazioni.
Ciao e buone letture.

silvano ha detto...

Sei un bravo intervistatore.
Miller era un battitore libero ed ha avuto in letteratura il genio di usare il sesso come rivoluzione.
Meno semplice di quel che potrebbe sembrare.
ciao.

Baol ha detto...

Ma sai che per un momento pensavo stessi parlando con Frank?! :)

3fix ha detto...

Silvano: grazie, bravo anche tu che l'hai descritto con due parole. Miller è un altro di quelli di cui si sono perse le coordinate, sigh!!!
Ciao.
Baol: intendi il Miller di Sin city e 300? A parte certi suoi orientamenti politici, come disegnatore non mi dispiace, oggi è "odiatissmo", dai fumettari, però per come ha rivisitato, cinematograficamente, Spirit, del grande Eisner, che non ho ancora visto.
Ciao

Elsa ha detto...

di henry miller h letto solo un libro...rimasi basita, ( tropico del cancro...dovrebbe essere Lui)
Rimasi sorpresa, perchè finalmente leggevo qualcosa che andava OLtre.
Oltre gli schemi pre-confezionati, Oltre il sesso che profuma solo di lavanda, Oltre un modo di essere che non è mai scontato, mai banale.
E' stato un precursore. Il mio srriso mentre leggevo fu la cosa più bella.
Grazie per averlo ricordato.
Elsa

Elsa ha detto...

efixxx
tutto bene???
Sai anche in Antartide parlano del Papa !!! Cazzarola ! Alle balene girano le pinne a mo di pale eoliche!

3fix ha detto...

Ciao Elsita, tutto bene, grazie. Solo un po' di pigrizia a postare. Mo' rimedio subito. Ciao bella.