Poi ne scrivo... |
10.28.2016
10.04.2016
Un numero Imbarazzante
Ho aspettato con curiosità il numero celebrativo di settembre, a colori, della collana Zenith gigante di Zagor che si intitola Zenith 666, e che vede al suo esordio come nuovo copertinista, dopo la morte di Ferri, il talentuoso Alessandro Piccinelli. L'ho letto e l'aggettivo più magnanimo per deffinirlo è: imbarazzante: i disegni di Piccatto non funzionano, nonostante l'autore abbia già rapperesentato il west sulle pagine di Magico Vento, le sue anatomie non reggono il confronto con gli illustratori della serie, e l'apporto di Renato Riccio (Legion 75, edizioni Star comics) sembra irrilevante. Riguardo al testo di Mignacco per ora preferisco non pronunciarmi. Un albo celebrativo che sicuramente poteva e doveva essere molto più soddisfacente per i lettori dell'eroe di Darkwood. Ci sono così tanti bravi e meritevoli illustratori della serie che viene da chiedersi: ma davvero non poteva disegnarlo nessun altro all'infuori di Piccatto? E per celebrare Tiziano Sclavi, la storia doveva obbligatoriamente e quasi forzatamente contenere così tanti personaggi, citazioni e, oramai, inflazionatissimi Zombies e derivati del Signore degli anelli?! Mah!
Zagor N° 615
Titolo: Zenith 666, testi: Luigi Mignacco, disegni: Luigi Piccatto e Renato Riccio. Copertina: Alessandro Piccinelli, colori: Fabio Piccatto.
8.10.2016
8.06.2016
Le strane historie di Bellocchio e Leccamuffo
Corrado Blasetti e Giovanni Sforza Boselli non saranno Goscinny e Uderzo gli autori di Asterix, ma sicuramente i loro personaggi più famosi: Bellocchio e Leccamuffo pubblicati sulle pagine de Il Giornalino delle Edizioni Paoline, non hanno niente da invidiare sia nei testi che nei disegni al lavoro dei cugini d'oltralpe. Divertenti e istruttive le picaresche avventure dei due personaggi, sono ambientate, come recita sempre la prima vignetta, tra l'alto e basso medioevo. I due compari, che a volte se le danno, e a volte le prendono, sono sempre alla ricerca del modo per riuscire a procurarsi un pasto che quasi sempre si rivelerà a base di rape. Figli degli anni '70, di un certo cinema di genere (Brancaleone), da cui prendono il linguaggio, e del clima del periodo rivisitato in chiave medievale, Bellocchio e Leccamuffo rappresentano, in una seconda chiave di lettura, l'italiano del sottoproletariato: indolente ma pieno d'inventiva pur di sbarcare il lunario. Vivendo divertenti e tragicomiche avventure. Il disegno di Boselli interpreta al meglio i testi di Blasetti tanto che i due dopo essersi conosciuti inizieranno una lunga e proficua collaborazione. Rifacendosi alla scuola franco-belga il lavoro del disegnatore scomparso nel 2007, è preciso e dettagliato, risultando sicuramente uno dei migliori segni del panorama fumettistico di quel periodo ma validissimo anche adesso. Considerando che i tempi di realizzazione di un fumetto per gli editori italiani (brevi) non sono quelli degli editori francesi e belgi (mooooolto più lunghi), Boselli va sicuramente ricordato e annoverato tra i grandi maestri del fumetto umoristico internazionale.
Qui la biografia di Corrado Blasetti, e qui la sua bibliografia. Qui la, breve, sic!, biografia di Giovanni Sforza Boselli. Mentre qui, Luca Boschi nel suo blog Cartoonist Globale ne parla, per fortuna, un po' più approfonditamente. Infine Davide Barzi ci presenta qui Boselli e il suo lavoro sotto forma di Abbecedario.
Qui la biografia di Corrado Blasetti, e qui la sua bibliografia. Qui la, breve, sic!, biografia di Giovanni Sforza Boselli. Mentre qui, Luca Boschi nel suo blog Cartoonist Globale ne parla, per fortuna, un po' più approfonditamente. Infine Davide Barzi ci presenta qui Boselli e il suo lavoro sotto forma di Abbecedario.
7.09.2016
La preda più pericolosa
L'avventura che si snoda nei numeri 80 e 81 di Zagor gigante, I cacciatori di uomini e La preda umana (Testi di Nolitta e disegni di Ferri). Come dichiarato dallo stesso sceneggiatore, si ispira ad un interessante film del 1931 La Pericolosa partita di Irving Pichel tratto a sua volta dal romanzo breve, del 1924, di Richard Connell, intitolato La preda più pericolosa. L'argomento trattato è quello della caccia all'uomo non come un qualsiasi fuggiasco criminale, ma come sostituto degli animali perché dotato di intelligenza superiore e quindi più stimolante per il cacciatore. Zagor indaga cercando di capire perché i giovani guerrieri di una tribù scompaiono nel nulla. Scoprirà a sue spese che un lord inglese insieme a dei complici usa gli uomini come prede, appunto, al posto delle belve. C'è anche un altro film del 1956, interessante remake diretto da Roy Boulting con Richard Widmark, Jane Greer e Trevor Howard che si intitola in italiano come il fumetto, La preda umana. Ambientato in Messico, curiosamente, ricorda nelle atmosfere e nei personaggi i fumetti di Mister No (altro personaggio Nolittiano), il protagonista è uno schivo scrittore d'avventure americano ritiratosi in terra messicana che mentre si dirige su Città del Messico insieme a una insospettata giornalista è costretto ad un atterraggio di fortuna con il suo Piper nella cuore della giungla centro americana. Qui incontreranno dei misteriosi individui, che si riveleranno essere ex criminali nazisti ai quali cercheranno di sfuggire mentre vengono inseguiti in una spietata caccia con armi e cani Dobermann. Per gli amanti del genere avventuroso sicuramente da vedere.
Come Mister No
Caramba y carambita! Non dirmi che l'eroe ha dimenticato di fare il pieno?! Jane Greer e Richard Widmark nel film La preda umana, del 1959 (Run for the sun). |
7.03.2016
So long Michael Cimino
Probabilmente Cimino verrà ricordato per film come Il cacciatore o Una calibro 20 per lo specialista, con il quale esordì. Io trovo tutta la sua breve filmografia molto bella e interessante: L'anno del dragone, I cancelli del cielo, Il siciliano, Verso il sole, No translation need, credo di averli nominati tutti, sono il lavoro di un regista intelligente e capace che ha creduto sempre nel suo lavoro e nella forza visiva del suo cinema. Buon viaggio Mister Cimino...
6.29.2016
Il signore di mezza età
"Siamo nati per soffrire, e ci riusciamo benissimo."
"Prima di dire che uno è stronzo bisogna assaggiarlo. Se sa di merda allora sì. Se no, si rischia una querela."
"Ma procediamo con disordine. Il disordine dà qualche speranza. L’ordine nessuna. Niente è più ordinato del vuoto."
"Quando la parola “volgare” non avrà più senso, saremo tutti uguali."
"Una delle cose fondamentali della vita è la dignità. Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla."
"A me capita di odiare non una classe ma solo una persona. Alla volta."
"Prima di dire che uno è stronzo bisogna assaggiarlo. Se sa di merda allora sì. Se no, si rischia una querela."
"Ma procediamo con disordine. Il disordine dà qualche speranza. L’ordine nessuna. Niente è più ordinato del vuoto."
"Quando la parola “volgare” non avrà più senso, saremo tutti uguali."
"Una delle cose fondamentali della vita è la dignità. Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla."
"A me capita di odiare non una classe ma solo una persona. Alla volta."
Marcello Marchesi
6.24.2016
Le chiacchiere stanno a zero (come al solito)
Per le elezioni del nuovo sindaco di Cagliari ho votato anche io, nuovamente, per Zedda. Questo giovane sindaco sta rendendo l'aspetto di Cagliari sempre più bello a cominciare dal restlyng delle piazze. Si preoccupa delle zone limitrofe, il verde viene rispettato e c'è una grande rivalutazione di tutti i quartieri storici. In parole povere, al primo cittadino importa veramente di questa città. Ovviamente insieme ai pareri positivi fioccano anche le critiche mosse soprattutto da quella categoria di persone che preferisce stare a guardare mentre si grattano i gioielli di famiglia, e che ha fatto del "vuoto cosmico" il proprio distintivo. Ma come dicono nella capitale: anche oggi le chiacchiere stanno a zero.
6.21.2016
Old fart - Le avventure di nonno Femore
La pensione (forse), i pannoloni per gli incontinenti (quasi sicuramente), la prostata ingrossata (i più fortunati) etc. Questa, sappiamo, è la condizione che ci aspetta più o meno a "fine corsa", tutti doni involontari della vecchiaia. Sappiamo pure che nell'avanzare dell'età si ritorna un po' bambini illudendosi che la vita stia ricominciando. Così tra il viagra e una supposta, un vaccino anti influenzale e una fiala di enterogermina, l'anzianità ci prende per mano conducendoci verso quella che sarà la nostra dimora definitiva... In quel mentre c'è tutto il tempo di spaccare ancora un po' i coglioni ai parenti più stretti. Così come fa nonno Femore il vecchio scoreggione, nella vignetta.
6.20.2016
Lupo rosso
"Quando un esercito bianco combatte gli indiani e vince, si parla di una grande vittoria, ma se perdono è chiamato un massacro."
Chiksika, Shawnee
Disegno di Efisio Bianco
Disegno di Efisio Bianco
6.19.2016
6.15.2016
Manifest Destiny
Manifest Destiny, 48 pagine a colori al costo di 3,30 euro, ha debuttato in edicola l'otto marzo di quest'anno per i tipi di saldaPress che portano in Italia i titoli bimestrali della casa editrice americana Skybound. La serie negli Stati Uniti ha ricevuto ampi consensi di critica e pubblico. Chriss Dingess lo sceneggiatore si cimenta per la prima volta con il fumetto dopo aver lavorato per la televisione su serie come: Human, Eastwick, Agente Carter, Reaper. Mentre ai disegni troviamo Matthew Roberts (Battle Pope di Robert Kirkman). Manifest Destiny si basa su riferimenti storici come la spedizione del 1804 di Lewis e Clark partiti per esplorare la sconosciuta frontiera occidentale, sorretti dall'ideale del "destino manifesto" che impone ai coloni americani di espandersi per diffondere la loro idea di libertà e democrazia. Lungo il tragitto la spedizione non incontrerà solo indigeni, fiumi, laghi e foreste; ma avrà a che fare con strane creature e temibili mostri pronti a sterminarli. Sicuramente uno dei Weird Western più interessanti per gli appassionati del genere.
6.13.2016
Hugo Pratt e William Eugene Smith
Un grande "fumettaro" e un grande fotografo: il disegno e la fotografia. Le arti si contaminano ricreando all'infinito.
6.07.2016
Verso il sud America...
Giovenale: i tiri mancini della sorte: saltimbanchi ieri, arbitri di vita e di morte oggi, domani custodi delle latrine pubbliche.
Citazione di Hugh Trevor-Roper nel suo libro Gli ultimi giorni di Hitler.
Il disegno è di Jim Nichols
Il disegno è di Jim Nichols
5.28.2016
Arriva Thorgal
Thorghal, il bellissimo fantasy con elementi fantascientifici creato da Van Hamme, testi, e Rosinski, disegni, sarà nuovamente in edicola dal mese di giugno, grazie a Panini Comics e Gazzetta, per 50 uscite settimanali. Dovrebbe costare l'eccezionale prezzo di 2,99 euro con una foliazione di 64 pagine.
5.21.2016
5.15.2016
5.12.2016
Un genio chiamato Lisca di pesce
Benito Jacovitti è stato un autore italiano paragonabile sicuramente ai francesi come Morris l'autore di Lucky Luke o Goscinny e Uderzo gli autori di Asterix, giusto per citare alcuni tra i più famosi scrittori e disegnatori di fumetti al mondo. Non so se Jacovitti sapesse di essere un genio del disegno e della battuta umoristica, ma sta di fatto che lo era. Non so se fosse di destra o di sinistra ma la sua vis comica colpiva tutto e tutti. I suoi disegni e i suoi testi smontavano e rimontavano frasi fatte, nonsense, modi di dire, tormentoni etc. Lisca di pesce, durante gli anni della sua carriera, venne spesso censurato, e per avere pubblicato Karmasultra su testi di Marcello Marchesi, no, niente!, venne bandito dal Vittorioso e da molte pubblicazioni filo cattoliche degli anni '70. La figlia Silvia ci racconta che il suo famoso padre "se ne andò" a tempo di Tip tap. A me piace appunto ricordarlo con quel suo faccione simpatico e diretto (da attore comico), mentre balla e si allontana circondato da tutti i suoi personaggi.
5.06.2016
L'amore per la satira ai tempi di Cannibale
4.30.2016
4.15.2016
Frank Zappa, l'autobiografia
Caro Frank Zappa, ovunque tu sia, spero che ti stia divertendo. Io nel frattempo leggo la tua autobiografia mentre ascolto un tuo disco in sottofondo.
4.10.2016
Papillon e Banco: due libri d'evasione
Papillon e Banco sono due veccchi libri. il primo del 1969 e il secondo del 1972, dove l'ex galeotto Henri Charrière racconta le sue vicissitudini e i tentativi di fuga dalla Cayenna francese, il bagno penale dove fu mandato a scontare l'ergastolo con l'accusa di omicidio. La storia umana e disumana di un reietto che attraversò l'inferno per poi riuscire a riabilitarsi.
Henri Charrière morì nel 1973 mentre veniva girato Papillon (il film), egli fu entusiasta all'idea di essere interpretato da Steve Mcqueen, ma non fece in tempo a vedere le sue avventure portate sul grande schermo dal leggendario attore.
Henri Charrière, !906 - 1973
4.05.2016
Ciao Gallieno Ferri
Non ho mai incontrato personalmente il Maestro Ferri, ma dai video su Youtube e dalle interviste si percepisce che chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, aveva a che fare con una persona attenta e disponibile. Un gentiluomo che ci ha regalato tante bellissime avventure di Zagor illustrandole con il suo stile unico e formidabilmente magnetico. Basta guardare le sue evocative copertine per avere voglia di leggere e rileggere le avventure dell'eroe di Darkwood. Mi mancherà il signor Ferri, così come mi manca il signor Nolitta, Due grandi autori che ci hanno fatto viaggiare nel tempo utilizzando una penna, un foglio di carta e tanta fantasia.
3.22.2016
Verso il selvaggio ovest
"Non c'è bisogno di scomodare l'arte: faccio i film perché devo pagarmi l'affitto."
Ammiraglio John Ford
2.26.2016
2.06.2016
Dead Sullivan Show (Cadaveri eccellenti)
Iscriviti a:
Post (Atom)