Ribelli sino alla fine, spietati e con una eccezionale capacità di adattamento alla vita negli aridi e assolati deserti tra il Texas e il Nuovo Messico gli Apaches sono stati una delle nazioni indiane più agguerrite nei confronti del governo americano e messicano. I film che li rappresentano meglio sono, a mio parere: Nessuna pietà per Ulzana (1972), di Robert Aldrich, e Geronimo (1993), di Walter Hill. Il primo racconta del capo Ulzana che fuggito dalla riserva insieme al figlio e a un gruppo dei suoi uomini, seminerà distruzione e morte tra i coloni insediati nel territorio indiano; per cercare di catturarlo verrà mandato un plotone dell'esercito guidato da Mcintosh un ironico quanto disincantato scout interpretato da Burt Lancaster. Uno scontro tra l'ipocrita "umanità" dei bianchi e la "disumanità" a cui sono legate le tradizioni religiose Apaches. Hill nel suo film invece ci racconta la vita della controversa figura dell'indomito capo Geronimo che scappato più volte dalle riserve combatterà la sua lunga guerriglia contro l'esercito degli Stati Uniti e i messicani fino a quando compresa la definitiva sconfitta della sua gente si arrenderà all'inarrestabile espansionismo dei bianchi... Due grandi film che anche a distanza di tempo fanno riflettere e trasmettono sempre qualcosa.
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