3.12.2015

the help

Ambientato a Jackson nel Mississippi durante gli anni '60, The help racconta ancora una volta il profondo sud degli stati uniti dove lo schiavismo si è trasformato in un ancora più umiliante segregazionismo. Eugenia Phelan, conosciuta da tutti come Skeeter è una neo laureata e giovane scrittrice anticonformista che trova impiego presso il giornale locale dove le viene affidata una rubrica sull'igiene. Consapevole dell'antiquato status in cui verte il Mississippi e della pesante condizione in cui vivono le domestiche afroamericane costrette a mangiare in disparte utilizzando stoviglie proprie e interdette dai bagni dei ricchi"padroni" bianchi anche se si occupano della crescita e l'educazione dei loro figli, decide di intraprendere un progetto editoriale proponendolo a miss Stein una editrice di New York e raccontare attraverso la testimonianza delle domestiche i paradossi sociali del paese. Skeeter, all'inizio non trova nessuna disposta a collaborare perché impaurite dalle leggi razziali e dalle eventuali rappresaglie del Ku Klux Klan, ma poi riesce a convincere Aibileen Clark che ha perso il figlio in un incidente dove non è stato soccorso, a collaborare alla rubrica e dopo alla stesura del libro. Alle due donne si aggiugerà anche Minny che subisce la violenza del marito e presta servizio in casa di miss Celia, una delle poche persone a trattarla umanamente, emarginata a sua volta perché ha sposato lo scapolo più ambito del paese. Grazie poi alle lotte di Martin luther King e ai movimenti per i diritti civili altre domestiche si convinceranno a raccontare le loro storie. Il libro verrà pubblicato con successo, e porterà scompiglio e disappunto tra i conformisti e le benpensanti di Jackson mettendo alla berlina alcuni degli abitanti. Skeeter verrà lasciata dal fidanzato che non condivide i suoi ideali, Aibileen accusata di essere l'autrice del libro, per ritorsione, verrà incolpata di furto e licenziata mentre Minny troverà il coraggio di lasciare il marito. Alle tre donne si apre un nuovo futuro che vedrà Skeeter e Aibileen diventare probabilmente delle scrittrici.
Film quasi completamente al femminile della durata di due ore e venti di ottimo cinema senza enfasi Hollywoodiana. The help, adattato dal libro di kathryn Stockett, nonostante tratti un tema violento come quello razzista non contiene una sola scena che la rappresenti anche se la si percepisce in certi momenti. Skeeter, Aibileen e Minny sono donne avanguardiste forti e intelligenti motivate a far cambiare le cose in un posto dove vige l'ipocrisia segregazionista delle famiglie WASP del profondo sud capaci di pretendere, di comandare ed essere serviti dagli afroamericani mentre allo stesso tempo difettano nel crescere i propri figli o fare le cose di tutti i giorni come cucinare o pulire. Abituate all'ozio e alla superficialità dalla ricchezza le donne di Jackson indaffarate a giocare a carte, a tramare o scambiarsi pettegolezzi, dimenticano che il mondo intorno sta cambiando mentre loro ingabbiate nell'ignoranza continuano ad affermare che la servitù debba usare un bagno di servizio perché affetta da chissà quali malattie. Ma la metafora sociale più forte del film è rappresentata dalla torta di merda che Minny, per vendicarsi di essere stata accusata ingiustamente di furto e licenziata, fa mangiare a miss Hilly la "first lady"della città, quella che ha in mano il "potere", così cinica da essere capace di mandare la propria madre in un ospizio perché ha osato ridere di lei. The Help è l'altra faccia della medaglia rispetto a Mississippi burnin' di Alan Parker, altro grande film sulla condizione razziale degli afroamericani. Due film su cui riflettere mentre ai giorni nostri, che fanno sembrare così lontani gli anni '60, succedono cose come i fatti di Atlanta.
Di Tate Taylor, con Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer. USA - Emirati Arabi Uniti - India/2011

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