1.16.2018

Spezie, culture e storia

                                        “Non c’è motivazione sociale più forte della miseria”
Nel mondo e nella storia le spezie sono state percepite e vissute, annusate e assaporate, rincorse e cercate da uomini e culture che le hanno usate e interpretate in diversi modi, sempre culturalmente fondati. Le spezie, nella varietà di usi e significati molteplici che hanno acquisito nelle culture e per i popoli, sono state la polvere comune di incontro, scambio e mescolanza di anime e genti. Hanno costituito il miraggio e l’obiettivo a cui l’uomo ha sempre anelato nei secoli e forse è possibile dire che questo è accaduto proprio perché solo loro sono in grado di stuzzicare così vivacemente anche i sensi (nasi e palati) dei popoli più assopiti, allontanando gli insetti, hanno saputo ottenere l’effetto opposto con gli umani. E se è proprio attraverso i sensi, secondo una metafora che sarebbe stata cara a Le Breton, che assaporo il mondo, allora è grazie alle spezie che l’umanità ha assaporato territori e mondi lontani... Secondo le stime presentate da Chantal de Rosamel e Volkhard Heinrichs (2006), l’India, lo Sri Lanka e l’Asia del Sud-Est restano i grandi esportatori di spezie esotiche come cardamomo, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, macis e cannella. Noce moscata e macis (10-12 mila tonnellate annue) sono prodotti principalmente da Indonesia, Sri Lanka e piccole Antille. Il pepe (140 mila tonnellate) da Indonesia, India, Brasile, Malesia, Thailandia e Sri Lanka. I chiodi di garofano (19 mila tonnellate) a Zanzibar, Indonesia e Madagascar, a Réunion e in Brasile (70-80 mila tonnellate). Il cardamomo (9-10 mila tonnellate) in Guatemala, India, Sri Lanka, Honduras e Costa Rica. La cannella (33-35 mila tonnellate) in Sri Lanka, Madagascar, Seychelles. Lo zenzero in Brasile, India, Cina, Indonesia, Thailandia, Giamaica. Il peperoncino è prodotto in India, Cina, Pakistan, Thailandia, Africa occidentale e orientale. Furono le rotte spagnole tra America e Filippine e attraverso l’Europa a diffondere mondialmente le spezie. La vaniglia e il peperoncino americani finirono in Asia, Polinesia e nelle isole dell’oceano Indiano. 

“Nell’immaginario europeo non ci fu mai, e forse non ci sarà mai più, qualcosa di simile alle spezie” (Turner 2006, cit., p. 33).

“Tutto quanto scaturì dal desiderio. […] Dai sensi, dal cuore e dal seno dell’umanità; dai misteriosi regni del gusto e della fede. Nelle emozioni, nei sentimenti, nelle impressioni e nelle attitudini […] hanno avuto origine tutti i grandi eventi, tutti i drammi, le guerre, i viaggi, le gesta eroiche, ispirati alle spezie” (cit., p. 25). 

Manuale di spezieria
Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia

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