12.15.2007

NONNO RAFFAELE E L' ESORCISTA

Mio nonno era un grande o almeno per me lo era. Alto e magrissimo. Mi raccontava spesso di quando era stato preso dai "crucchi" e imprigionato. Durante le cene, dopo qualche bicchiere di vino, cominciava a parlare in tedesco e a gesticolare come un forsennato. Mia nonna cercava di zittirlo ma lui continuava a sbraitare e ad urlare in quella incomprensibile teutonica lingua, tanto che sembrava indemoniato; infatti un giorno mia nonna decise di chiamare un prete che, dicevano, facesse gli esorcismi. Mio nonno quando lo vide vestito di nero e con la valigetta in mano, lo scambiò per un assicuratore e incominciò a urlare in tedesco, il prete allora, per tutta risposta, cominciò ad urlare in latino, a guardarli sembrava di stare a teatro: due matti che sbraitavano, uno in tedesco e l'altro in latino. Finì che si sedettero entrambi a tavola e dopo qualche bicchiere di vino mio nonno cominciò a parlare latino e il prete in tedesco, mia nonna li guardava allibita ma poi finì che si mise a ridere... io, comunque, non seppi mai che cazzo si dissero quei due.

Quentin Lavandino

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sinceramente...la tua musa ispiratrice in questo periodo si sta dando da fare.. ... ... AUTOCENSURA ...ahaha.. Ma...ti sei messo a studiare il latino o il tedesco poi?? ;D
m@uo

Anonimo ha detto...

Caro amico, sono troppo tosto per studiare...le lingue le lascio alla musa...pare sia molto brava negli orali...