4.30.2008
Nella vecchia libreria...
4.29.2008
4.25.2008
CHE BELLA GIORNATA E' STATA DOMANI (Stan Laurel)
"Ben fatto" è meglio che "ben detto". Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.
Chi è bravo a scusarsi raramente è buono a qualcos'altro.
Chi ha pazienza può ottenere ciò che vuole.
Dove c'è libertà, quello è il mio paese.
I saggi non hanno bisogno di suggerimenti. Gli sciocchi, non ne tengono conto.
Sii educato con tutti; socievole con molti; intimo con pochi; amico con uno soltanto; nemico con nessuno.
Siamo nati tutti ignoranti, ma dobbiamo lavorare sodo per restare stupidi. (Benjamin Franklin)
4.23.2008
PAROLE POP A PIOGGIA
Vivevo in una stanza piena di specchi. Tutto ciò che vedevo era solo me stesso. Un giorno ho spaccato gli specchi e fuori c'era un intero
mondo da guardare...
Room Full Of Mirrors. Jimi Hendrix
Estate
Non c'è cura per la malinconia dell'estate...
Summertime Blues. Eddie Cochran
Strade e crocicchi notturni
Non ti sto mentendo, è il diavolo mascherato. Le mie dita fanno quel percorso ogni giorno...
Devil in Disguise. J.J. Cale
Reazioni
Mi hanno sputtanato ma sono cresciuto. Non sono giù non sono giù...
I'm not Down. The Clash
Bei posti
Non so dirti tesoro dove sarò tra un anno... forse nelle tue mutandine...
Sweet Emotion. Aerosmith
Brutti posti
La gente è strana quando sei uno straniero. Le facce appaiono orrende quando sei solo. Le donne sembrano perfide quando non sei voluto. Le strade sono disconnesse quando sei giù...
People Are Strange. The Doors
Arrivi e partenze
Le campane dell'inferno, Satana sta venendo per te...
Hells Bells. Ac/Dc
Consapevolezze
Molti qui fra noi pensano che la vita è solo una beffa ma tu ed io queste cose le sappiamo...
All Along the Watchtower.Bob Dylan
Scelte
Ma io senza legge, rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio...
La Buona Novella. F. De Andrè
Ermetismo
Tanto il concetto non cambia colore, tanto il postino direbbe di no e se bastasse soltanto una vita...
Io che non sono l'Imperatore. E. Bennato
Indipendenza
Non ho bisogno di un impermeabile, sono già bagnato...
Whipping. Pearl Jam
Parole di canzoni, come fulmini o pioggia gentile sui nostri ombrelli...
4.22.2008
4.20.2008
4.19.2008
UN FUGGIASCO DI NOME MASSIMO
4.16.2008
Nonostante tutto... L'Italia
Le favole della dittatura, è Salgari che ci fece viaggiare senza partire, è Totò che la notte infilava danaro nelle case dei napoletani più poveri, è Troisi che ha fatto della non violenza la sua forza comica. Per me l’Italia è Germi, Rossellini, De Sica (padre), Pasolini, Fellini e tutti i registi neorealisti che ci hanno fatto vedere quanto fa schifo la guerra, la violenza e l’ipocrisia di chi detiene il potere o quanto poteva essere dignitoso l’avere poco ma restare esseri umani, è Sandro Pertini che invitò a cena Andrea Pazienza perché voleva una caricatura del Pertini Partigiano, pubblicata, se non sbaglio, sul Male, una delle riviste di satira con cui Pazienza collaborava. Per me l’Italia è Hugo Pratt, l’autore di Corto Maltese, il primo personaggio dei fumetti che ammise di avere paura. Per me l’Italia sono le piazze di tutte le città, dal nord al sud, passando per il mare, sino a raggiungere tutte le isole, dove si mischiano i colori e i musicali accenti della gente che passeggia e dialoga, dove si sentono le risate dei bambini che giocano tranquilli. L’Italia è quella signora toscana che mi indicò la strada per rientrare quando mi persi a Lucca, fermandosi sotto una pioggia torrenziale. Per me l’Italia è qualsiasi posto in cui ci sia buon senso… Ma questa Italia forse non c’è più. E’seppellita sotto macerie di finto progresso, di razzismo e classismo idiota. E’ seppellita sotto conti in banca, vacanze in costa Smeralda e disperazione. Sotto a:“ io sono ricco e tu sei povero; io sono bianco e tu sei nero; io c’ ho la Ferrari e tu non c’hai un cazzo”. Forse è seppellita, anche, sotto abiti e profumi griffati, a serate tipo: “ ti porto a cena nel migliore ristorante e poi si scopa!”, sotto a: “ma chi cazzo è Meucci?!” e cellulari con cui si parla e si scrive tanto, perché poi non si riesce a dire più niente mentre ci si guarda negli occhi con vergogna, perché sembra che adesso abbiamo tutto, ma in realtà non abbiamo un cazzo…
« Così, a cavallo del nostro secchio, ci affacceremo al nuovo millennio, senza sperare di trovarvi nulla di più di quello che saremo capaci di portarvi »
(Italo Calvino, Lezioni americane, 1985)
4.13.2008
E' questo il mondo in cui vogliamo vivere?
Laura Calvo
La zona
Regia: Rodrigo Plà - Cast: Daniel Giménez Cacho, Maribel Verdú, Carlos Bardem, Daniel Tovar, Alan Chávez, Mario Zaragoza, Marina de Tavira – Genere: Drammatico, colore 97 minuti – Produzione: Spagna, Messico 2007 – Distribuzione: Sacher – Data di uscita: 4 Aprile 2008
4.09.2008
3 MENZOGNE AMERICANE
Qundo il governo americano seppe della disfatta di Custer e dei suoi uomini, fra lo stupore generale, si gridò al "massacro". Ma come?! La disfatta di un reggimento ben armato, guidato da un esperto generale, veterano e reduce della guerra di secessione che va a dar battaglia, presuntuoso e convinto della vittoria e che, invece, finisce sconfitto, viene chiamata massacro? Si presuppone che un massacro sia perpetrato ai danni di una moltitudine di persone inermi e, sicuramente, il 7° cavalleria era tutto fuorché inerme... Si parlò allora di scarso addestramento dei soldati e di inesperienza da parte loro; quindi di "novellini". Un altra menzogna perché invece i battaglioni erano formati, per buona metà, da reclute con esperienza di guerra, sia con una precedente ferma di cinque anni, inquadrate nei reparti alla frontiera, sia combattendo nella guerra di secessione, arruolate nell'esercito dell'unione e in quello del sud. In realtà quel 25 giugno del 1876, combatterono, al Little Big Horn, insieme ai veterani, solo una trentina di reclute arrivate da meno di un anno... Per giustificare ulteriormente questa incredibile sconfitta; venne fuori, anche, che le armi in dotazione ai soldati fossero difettose e si inceppassero continuamente privando i loro possessori della difesa di cui necessitavano... Altra grande menzogna perché durante la campagna del 1876, i soldati del 7° erano armati ognuno di carabina a retrocarica monocolpo, M1873 Springfield calibro.45/70 e di pistola a tamburo Colt calibro.45 M1873, a sei colpi. Ogni soldato aveva 25 cartucce per la pistola e 100 per il fucile, trasportate parte nel cinturone e parte in una sacca appesa alla sella. I cavalleggeri portavano, appesi alla sella, anche i viveri personali, la biada e il materiale per accudire la propria cavalcatura (Du Mont, 1977: 9-40). Entrambe le armi erano robuste, efficienti e adatte all'uso militare.La carabina Springfield rimase in dotazione alle truppe di cavalleria sino alla fine del secolo, mentre la Colt divenne l'emblema della "conquista" del West; il che la dice lunga sulla "presunta inaffidabilità" di queste due armi... Concludendo, io credo che il 7° cavalleria guidato da Custer, si trovò ad affrontare una nazione indiana, incazzatissima, formata dall'unione di varie tribù, tra cui Lakota e Cheyenne, guidata da due abili e intelligenti capi come Cavallo Pazzo e Toro Seduto. Una nazione stanca dei soprusi degli uomini bianchi, stanca di vedersi rubare la terra e stanca di vedere morire la propria gente. Una nazione che quel 25 giugno del 1876, per una volta si unì, insorse e vinse prendendosi il suo meritato ed eterno giorno di gloria sul "figlio della stella del mattino"(Il Generale Custer era tristemente famoso, tra gli indiani, con questo nome perché peferiva attaccare, poco prima dell'alba, i loro piccoli accampamenti ancora immersi nel sonno) ...
Nelle foto, Cavallo Pazzo e Toro Seduto.
Rif.Raffaele D'Aniello: La battaglia di Little Big Horn. Newton & Compton Editori.
4.06.2008
ITALIANI ALL' ESTERO
Rif. Raffaele D'Aniello: La battaglia di Little Big Horn . Newton & Compton editori.
Nell'immagine, dipinto della battaglia del Little Big Horn (i bianchi, fatti neri dai rossi).
4.04.2008
SEGUENDO LA ROTTA CREATIVA DELL' ISTINTO...
4.02.2008
IO CHE NON SONO L'IMPERATORE
Testo di Edoardo Bennato... Dall'album Io che non sono l'imperatore (1975). Datata ma sempre attuale. Una delle mie songs preferite...