7.14.2008

APACHE

Gli indiani Apache (insieme ai Lakota) sono i miei preferiti fra tutte le tribù del nord America. Si opposero sino all'ultimo allo strapotere dell'uomo bianco. Anche se descritti in modo quasi leggendario come predoni e feroci guerrieri, erano un popolo con i propri usi e costumi. Spiritosi, intelligenti, allegri, non si lasciavano travolgere dalle difficoltà della vita. Sempre pronti ad agire, nulla poteva coglierli di sorpresa. Per loro un fatto d'armi, fine a se stesso, non aveva molta rilevanza. Anzi, veniva considerato una sciocchezza. Ma sorprendere e annientare l'avversario con l'astuzia era un fatto degno di lode. La pietà in combattimento era un sentimento sconosciuto agli Apache e la crudeltà era una loro caratteristica. Si deve però ammettere che non commisero mai le atrocità che invece subirono dai loro nemici cristiani. L'Apache era coerente al suo credo di predone e crudeltà; l'uomo bianco, invece, ostentava con ipocrisia la misericordia e l'onestà per poi superare gli stessi Apache in azioni indegne e spietate. Con la propria gente avevano un comportamento totalmente diverso, adempiva ai propri doveri con la famiglia e il clan di appartenenza o gruppo. Tradire i modelli comportamentali del suo popolo gli procurava dolori e sanzioni severe quanto quelle che reggono una società civile. L'Apache osservava il codice sociale più di qualsiasi uomo bianco. Considerava una virtù dire sempre la verità, non derubava mai i membri della sua tribù e non mancava di pagare i propri debiti. Era generoso e divideva con i compagni ciò che possedeva. I genitori amavano teneramente i loro bambini e avevano cura anche per gli altri componenti della famiglia. Anche a costo della propria incolumità e del proprio benessere esigevano soddisfazione per i torti fatti ad amici o parenti. Il lavoro e le spese richiesti per le cerimonie del matrimonio o sepoltura dei morti erano divisi tra le famiglie. Le donne erano fedeli e pazienti nell'espletare i compiti domestici. Furono in eterna lotta prima con gli spagnoli poi con i messicani e gli americani. Le loro scorribande si svolgevano tra il Texas e il nuovo Messico. Per un nemico cadere vivo nelle loro mani significava morire tra atroci sofferenze. Un Apache riusciva a percorrere anche 130 chilometri al giorno e la sua resistenza gli consentiva di tenere quel passo per giorni e giorni. Abilissimi nella guerriglia (Che Guevara ne trasse insegnamento per le sue tattiche), un piccolo gruppo di Apache poteva tenere in scacco per mesi i suoi nemici, fossero anche i soldati americani. Tutta la loro vita fu una battaglia disperata, votata alla sconfitta ma non alla resa.

Rif. Dalla parte degli indiani - Frank Lockwood Apache.

9 commenti:

Elsa ha detto...

Ciao che belllll post.
Sai che amo gli INDIANI...
Allora..."Per gli Apache la parola data era sacra, nel combattere non ricorrevano mai all'inganno !!!!!".
Adoro tutto ciò che riguarda quella cultura, l'adorazione e il rispetto per la natura. (azz rima non voluta)

pssss proprio come chi ci governa

tornino gli Apacheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
auaauauauauauuauauuauuauauauauau

silvano ha detto...

Un grande popolo fiero ed in eqauilibrio con il proprio ambiente, il contrario di noi. Se penso che quegli asini della lega, dalle mie parti, hanno rimepito i muri delle città paragonandosi agli indiani d'america e gli extracomunitari alle giacche blu...vien da bestemmiare.
ciao, silvano.

3fix ha detto...

@Elsa: augh! Sirena nuotante.
@Silvano: l'opinione che ho dei leghisti è che abbiano la testa solo perché ci crescono i capelli... Tanti scalpi da collezionare!

Anonimo ha detto...

Il tuo Blog è veramente molto interessante.Direi quasi che sfiora una metafisica esistenziale con picchi ancestrali dettati da contingenze mistiche per non dire khantiane.Sono sicuro che avrai capito.
Fra non molto posterò notizie che spero possano essere interessanti non solo per me. Gli argomenti saranno relativi alla geopolitica e non solo come tu sai bene. Notizie che spesso si trovano solo nelle riviste specializzate o nei rapporti in inglese reperibili direttamente dai siti governativi. Per farla breve si cercherà insieme di capire che cosa sta succedendo fuori da questa italietta e cercare di capire se qualche missile presto ci passerà sopra la testa (ipotesi poi non tanto fantascientifica).
Detto questo ti porgo cordiali saluti.
Ale.

3fix ha detto...

Ciao agente zerozerostrette.
Aspetto tue notizie e post dall'Avana con impazienza.
Stammi bene.

3fix ha detto...

Dimenticavo, ho decodificato il messaggio criptato del tuo commento e risulta che tu mi poni una domanda molto interessante: a quanto sta la mortadella adesso?! Risposta: credo, 20 euro al kilo. Ora decripta tu.
Ciaociao.

Anonimo ha detto...

Ale..ma che sta a dì? XD

Anonimo ha detto...

..E poi ci chiaman civili..

3fix ha detto...

Mauo: e lo chiedi a me?! Siamo la civiltà più incivile di tutti i tempi.
Ciao