Ci sono film fatti con il denaro e per il denaro, e ci sono film fatti con intelligenza e cuore; ma soprattuto per sottolineare quanto sia ancora importante la dignità umana. L’ospite inatteso (The visitor), è uno di questi ultimi. Scritto e diretto da Tom McCarthy il film ci racconta la storia di un incontro: tra Walter, un anziano professore universitario americano; appassionato di musica classica, e Mouna e Tarek, una famiglia di siriani (madre e figlio) che vivono clandestinamente negli Stati Uniti. McCarthy punta il dito verso il sistema di immigrazione statunitense e il procedere assurdo nei confronti degli emigrati, dopo i fatti dell’11 settembre, e i sistemi di prevenzione antiterroristico attuati dal governo. Niente “happy ending” quindi, ma una bellissima e semplice storia di amicizia e solidarietà tra etnie diverse. Un film che insegna e che ribadisce quanto sia importante andare oltre le apparenze pregiudiziali e le barriere dei luoghi di provenienza. Un film che è un inno alla vera libertà, libertà che non può essere iscritta nei colori di una bandiera o nelle costituzioni, ma che può essere incisa, universalmente, solo nel cuore degli uomini.
2 commenti:
L'ho visto questo film. Mi sento di sottoscrivere in toto il tuo pensiero.
Gran bel film.
Posta un commento