9.12.2008

SRV - Lenny (Live at El Mocambo)

Che c'è in quelle fantastiche mani? C'è una mistica alchemica magia? C'è un diavoletto pentatonico e modale? C'è il fuoco? C'è il deserto? C'è il nero e il bianco? Ci sono due strade che si incontrano e si separano?... Forse tutto questo, insieme all'anima blues di un chitarrista chiamato Stevie Ray Vaughan (Dallas, 3 ottobre 1954 - East Troy, 27 agosto 1990).

2 commenti:

silvano ha detto...

Fu così che andò. Ad un certo punto, lo spirito di jimi decise di ritornare giù sulla terra a fare un giro. Gli mamcava soprattutto una chitarra elettrica. Aveva fretta di reincarnarsi ed il primo corpo libero per un'anima (nera) era bianco. Decise che, anche se non era il massimo, avrebbe provato, si sarebbe accontentato. Lo chiamarono SRV e lui si adattò. Non era un corpo malavagio e le dita erano agili quanto bastava.....

3fix ha detto...

... Perché una notte il piccolo Stevie sognò Jimi che gli disse: "Hey stevie prenderai una chitarra e la suonerai come se tra le tue mani ci fossero i 4 elementi, e attraverso le note della musica darai loro voce. Il fuoco scalderà l'animo di chi ti ascolta, con l'acqua nuoteranno dentro le tue note, la terra rinnoverà il loro spirito, e l'aria li avvicinerà l'uno all'altro, anche se per poco; per un tempo fatto di niente e di tutto: il tempo di un concerto. L'impatto sarà forte e ti consumerà, nelle tue vene scorrerà sangue e insidioso miele mortale, tutto verrà inciso sulla tua carne con spine aguzze, perché questo è il prezzo da pagare..." Quella notte sul deserto del Texas si abbattè un tornado forte e terribile. Stevie, al risveglio, non sarebbe mai più stato lo stesso.