5.28.2008

MI CHIAMO JIM E NON PORTO LE MUTANDE...

Così dichiarò, una volta, Jim Morrison il cantante dei Doors. Immagino la delusione dei produttori di biancheria intima di quel periodo, ma erano i mitici? Anni 60. Nonostante tutto, a pensarci bene, il re lucertola fu lungimirante. Oggi per un paio di mutandoni sgriffati ti chiedono anche 80 euro, facendo perdere di significato al vecchio detto: "siamo rimasti in mutande, e allora?! Chissenefrega! Tanto sono Dolce e Gabbana!"... Morrison subì anche un processo per atti osceni, durante un concerto provò a tirarsi giù i pellati pantaloni , ma gli sbirri, forse a conoscenza di quella sua caratteristica, lo buttarono giù dal palco e lo arrestarono, preoccupati che il suo king snake apparisse a tutti i giovani della freak generation west coastiana. Ho sempre trovato i Doors un grande gruppo rock, e mi garba ancora parecchio l'attacco di Roadhouse Blues. Presero il nome da una frase di W. Blake, "quando le porte della percezione si apriranno: tutte le cose appariranno come realmente sono... infinite!".

Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.
J. Morrison.

4 commenti:

silvano ha detto...

Grande le mutande! Mi piacciono i Doors ed ho tutti i loro dischi (prima o poi ti farò avere l'elenco dei miei cd, perchè altrimenti mi viene il dubbio che tu possa pensare che sia uno sborone). Mi piacciono ancora. Sentono, secondo me, un po' il peso del tempo in alcune esecuzioni, soprattutto perchè, diciamo la verità quei tre (gli altri tre) hanno avuto un culo della madonna a trovare un fuoriquota come Morrison. Loro da soli non sarebbero mai andati da nessuna parte.
I primi due album ed alcune canzoni sparse qui e là, tra cui "roadhouse blues" e "L.A. woman" sono magnifiche e fanno parte della storia della musica rock.
ciao.

3fix ha detto...

Ciao Silvano. Fidati, non credo che tu sia uno sborone. Anzi, sono convintissimo che hai una invidiabile e ben fornita collezione di dischi. La tua analisi come al solito mi trova, gradevolmente, d'accordo: Manzarek era un bravo tastierista e bassista di fortuna (visto che non ne trovarono mai uno di loro gradimento). Ti rendi conto?! faceva tutto con quella tastierina Bontempi; Krieger un discreto chitarrista, Densmore un utile batterista appassionato di jazz. Probabilmente, all'inizio, anche un po' invidiosi del carisma di Morrison.
Il film di Stone non rende giustizia alla figura di Jim, che nella realtà era molto più serio: Manzarek in una intervista dichiara che Morrison rileggeva i testi e li cambiava sino a che non ne rimaneva soddisfatto. Io trovo che i testi scritti da Morrison siano più che magnifici, profondi e poetici. Il risultato di una persona sensibile e intelligente. Lui pensava a se stesso come poeta, piuttosto, che come autore di canzoni o cantante. Concludo con una delle frasi, scritte da Jim, che preferisco, all'apparenza potrebbe sembrare volgare, ma, secondo me, racchiude lo spirito di ciò che dovrebbero dare come sensazione l'amicizia e l'amore... "La sua fica lo strinse come una calda mano d'amico".
Ps Ho anche io tutta la loro discografia... Oggi Morrison ( se fosse ancora vivo, ma lo è?) sarebbe stato un vecchietto di 65 anni e magari lo avremmo visto cazzeggiare con Keith Richard sul set di Pirati dei Caraibi... Risata sardonica.
A presto.

silvano ha detto...

Ottima analisi. Mi trovi d'accordo su tutto. In particolare sul film. A me Oliver Stone piace abbastanza, ma nel film sui Doors ha insistito un po' troppo sugli aspetti "folcloristici" di Morrison che, in realtà, era un grande artista e poeta. L'anno scorso sono stato al Pere Lachaise sulla sua tomba. Sono rimasto un po' deluso perchè una parte delle persone che rendevano omaggio al King Snake, recitavano la parte...come fossero andati a lurdesss...dalla madonna pellegrina. Purtroppo la commercializzazione spinta dello show-business produce anche un sacco di asini.
hola efix.
silvano.

3fix ha detto...

Io penso che lui sia da qualche parte a ridersela di tutto quel viavai sulla sua tomba. E dire che a Parigi ci andò per stare lontano, almeno per un po', dai riflettori e dalla folla... Mah!
A presto.